L’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara poteva deliberare il rimborso delle spese legali, “ammontanti a 71.606 euro”, sostenute dall’ex direttore dei lavori, incaricato nel luglio del 2006, per il completamento e ampliamento del nuovo ospedale a Cona? A sollevare il caso, con un interrogazione in Regione, è il capogruppo della Lega nord, Alan Fabbri.
Il consigliere riferisce che il professionista “era stato sottoposto a procedimento penale in relazione ad atti compiuti direttamente nello svolgimento dell’incarico relativo al ruolo di direttore dei lavori di costruzione del complesso ospedaliero di Cona”. L’ingegnere – continua – “è stato assolto dal Tribunale di Ferrara con le formule ‘perché il fatto non sussiste’ e ‘perché il fatto non costituisce reato’”. La sentenza, tuttavia, – riferisce ancora Fabbri – “è stata impugnata dalla Procura della Repubblica di Ferrara che si è opposta, quindi il processo non è concluso”.
Tra l’altro l’esponente della Lega fa anche presente che il riconoscimento del diritto al rimborso delle spese legali presuppone che “il dirigente sia dipendente”. In questo caso – segnala – l’interessato “non risulta sia stato dipendente dell’Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, ma riceveva incarichi professionali a tempo determinato, rinnovabili di anno in anno”.
Di qui la richiesta di chiarimenti alla Giunta regionale. Il rimborso delle spese legali – domanda Fabbri poteva essere deliberato “a processo non concluso” e anche se l’interessato “non era dipendente”?
Da ultimo Fabbri vuole anche sapere per quale ragione il rimborso delle parcelle legali in questione non si sia limitato alla tariffa minima prevista per le prestazioni forensi.
Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Isabella Scandaletti)