Ambiente e territorio

Vignali (FI): “La giunta riferisca sullo stato di sicurezza dell’argine del Panaro a Nonantola”

Il capogruppo di FI fa riferimento anche ai recenti pronunciamenti del Tribunale regionale delle Acque Pubbliche presso la Corte d’appello di Firenze, con i quali sono stati stabiliti risarcimenti per quattro nuclei familiari

La giunta riferisca sullo stato di sicurezza dell’argine del Panaro a Nonantola, nel modenese, e dica quali lavori siano stati svolti e quali siano gli interventi programmati.

A chiederlo, con un’interrogazione alla giunta, è il consigliere di Forza Italia, Pietro Vignali. 

“Il territorio di Nonantola – ricorda Vignali – è stato gravemente colpito dall’alluvione del dicembre 2020, causata dalla rottura dell’argine destro del fiume Panaro, evento che ha provocato danni ingenti e l’evacuazione di migliaia di cittadini. A distanza di quasi cinque anni, secondo numerose testimonianze e rilievi tecnici, il tratto di argine interessato presenta ancora segni di ammaloramento, con rischi potenzialmente rilevanti per la sicurezza della comunità locale”.

Vignali fa riferimento anche ai recenti pronunciamenti del Tribunale regionale delle Acque Pubbliche presso la Corte d’appello di Firenze. “Quattro sentenze che riconoscono responsabilità dirette di Aipo e della Regione Emilia-Romagna nella mancata manutenzione dell’argine del Panaro antecedente all’alluvione: nelle ordinanze-sentenze AIPO e Regione sono state condannate a risarcimenti fino a 110mila euro per singolo caso”, rileva il capogruppo, che ricorda come, in base alla normativa vigente, altri cittadini possono avanzare richieste di risarcimento nei termini previsti.

“Tali decisioni confermano quanto denunciato dal Comitato degli Alluvionati di Nonantola, che aveva documentato le fragilità strutturali dell’argine già nei mesi successivi all’evento” va avanti il consigliere, ricordando che “nessun intervento strutturale risolutivo risulta avviato nel tratto dell’argine interessato e che il progetto del secondo argine di rinforzo risulta ancora fermo sulla carta”.

Da qui l’interrogazione alla giunta alla quale si chiede quali siano i progetti in essere nel tratto di argine interessato, quali siano i lavori svolti e il relativo cronoprogramma. Ancora, si chiede all’esecutivo regionale “se si ritenga sufficiente, sotto il profilo della sicurezza idraulica, la manutenzione finora eseguita da Aipo e se si intendano richiedere ulteriori verifiche”. Inoltre, si domanda quali azioni urgenti si intendano attivare per l’avvio immediato degli interventi, accantonando anche risorse a tutela dei cittadini nel caso in cui dovessero procedere alla diffida e alla richiesta di risarcimenti. Infine, si chiede di conoscere l’ammontare dei fondi a oggi erogati per i contenziosi con i cittadini di Nonantola per l’alluvione del 2020.

(Brigida Miranda)

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