La normativa nazionale e comunitaria non obbliga gli agricoltori al possesso della partita Iva per percepire i pagamenti della Pac (Politica agricola comunitaria) della Comunità europea. Nonostante ciò, l‘Agenzia pubblica per i controlli in agricoltura (Aciu) ha introdotto un nuovo requisito al fine dell’individuazione dell’agricoltore attivo ovvero ha disposto che sia indicata la data di apertura della partita Iva o, nel caso di partita Iva già presente ma attiva in un ambito diverso da quello agricolo, la data di estensione dell’attività al regime agricolo. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione alla Giunta per chiedere alla Regione di “assumere iniziative, anche presso il ministro delle Politiche agricole, per evitare che i piccoli produttori agricoli dell’Emilia-Romagna, già colpiti dalla lunga crisi che sta attraversando quel comparto, possano essere danneggiati da quella che appare una illegittima e iniqua interpretazione delle norme che contrasta con quanto dispongono i regolamenti comunitari e la legislazione nazionale”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)