Sanità e welfare

MIGRANTI. RESPINTA PROPOSTA LEGA PER LIMITARE I CONTRIBUTI AGLI ALBERGHI CHE LI ACCOLGONO

Per Pompignoli (Ln) “se le strutture alberghiere diventano case per immigrati l’oggetto sociale viene meno”. Lori (Pd): “sbagliato limitare le scelte degli imprenditori”

Limitare l’erogazione di contributi alle imprese operanti nel settore turistico-alberghiero che accolgono immigrati. Questo l’oggetto del progetto di legge presentato dalla Lega nord, primo firmatario Massimiliano Pompignoli, respinto dalla maggioranza attraverso la procedura che prevede il non passaggio all’esame degli articoli.

“L’intento è quello di tutelare- ha specificato il consigliere- chi promuove il comparto turistico emiliano romagnolo attraverso lo sviluppo e la riqualificazione delle proprie strutture alberghiere favorendo la crescita competitiva dell’offerta ricettiva regionale”. Il progetto di legge, ha aggiunto, “prevede l’esclusione dal ventaglio dei contributi regionali di quegli imprenditori o soggetti privati che fanno del turismo un fine opzionale con il solo intento di accedere ai fondi che lo Stato elargisce per far fronte all’accoglienza di migranti. Se queste strutture alberghiere diventano case per immigrati l’oggetto sociale viene meno”. Provvedimento analogo, ha evidenziato poi Pompignoli, “è già stato approvato in Lombardia”, la scelta di ospitare immigrati negli alberghi, ha concluso, “è stato criticata da Federalberghi e da Confcommercio Ravenna”.

Per Barbara Lori (Pd) “è sbagliato limitare le scelte degli imprenditori”. In assenza di un quadro preciso della situazione, ha evidenziato, “un intervento legislativo rischia di precludere la discrezionalità di chi fa attività alberghiera”. Non siamo, ha rimarcato la consigliera, di fronte “alla necessità di intervenire normativamente a livello regionale nella materia”. Inoltre, ha concluso, “il tema dell’accoglienza è stato sollecitato dallo stesso ministero dell’Interno, che chiede questo tipo di disponibilità per fare fronte a un’emergenza umanitaria”.

(Cristian Casali)

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