Sanità e welfare

SANITÀ. BIGNAMI (FI): CHIARIRE RIORGANIZZAZIONE RETE ASSISTENZA MEDICI DI BASE

Il consigliere chiede alla Regione di “prevedere una Carta informativa per il cittadino”

Una “Carta per il cittadino” finalizzata a ricevere le informazioni necessarie alla miglior fruizione delle risorse della medicina territoriale. A chiederla è Galeazzo Bignami (Fi), in una interrogazione alla Giunta che nasce dall’atto di indirizzo approvato lo scorso  aprile dal Comitato di settore Regioni-Sanità relativamente all’assistenza H16 in rete per medici di famiglia e H12 per i pediatri di libera scelta, che assicura l’accessibilità di tutti gli assistiti rispettivamente per 16 ore al giorno per la medicina generale e per 12 ore al giorno per la pediatria.

Le Regioni – si legge nell’interrogazione – hanno definito gli atti di programmazione per l’istituzione del nuovo assetto organizzativo incentrato sull’introduzione del ruolo unico del medico di cure primarie, che prevede il superamento dell’attuale distinzione tra medici di assistenza primaria e medici di continuità assistenziale. Secondo il nuovo modello, i medici di cure primarie assicureranno prioritariamente la loro attività tutti i giorni della settimana dalle ore 20 alle ore 24 e il sabato e festivi dalle ore 8 alle ore 20, mentre nella successiva fascia oraria, dalle 24 alle 8, l’assistenza sarà affidata al servizio sanitario del 118. Secondo il consigliere, però, “il 118 nasce come servizio di emergenza urgenza e non per assicurare servizi svolti dal medico di medicina generale e di continuità assistenziale e un coinvolgimento di tale servizio sanitario presuppone un’organizzazione territoriale di assoluta efficienza che nella nostra regione manca, a partire dalla provincia di Bologna”. In Emilia-Romagna, inoltre – evidenzia il capogruppo di Fi –, tale modello organizzativo sarebbe stato presentato ai media dalla Regione senza un preventivo confronto coi sindacati di categoria e prevedendo di rendere obbligatorio per i medici di cure primarie l’utilizzo del software unico o gestionale di proprietà dell’Amministrazione regionale, in assenza di un preventivo accordo con i professionisti.

Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale “il motivo del mancato confronto con i medici, data la complessità del nuovo modello organizzativo, e se nella fascia oraria dalle 24 alle 8 i compiti finora svolti dai medici di continuità assistenziale verranno interamente assolti dal personale medico del 118”. Domanda, inoltre, all’esecutivo regionale “se a seguito di un eventuale confronto proficuo tra le parti per una stesura di un modello concordato di riorganizzazione si intenda prevedere una Carta per il cittadino finalizzata a ricevere le informazioni necessarie alla miglior fruizione delle risorse della medicina territoriale”. Chiede, infine, “per quali motivi si vorrebbe imporre il software gestionale regionale ai medici di cure primarie, non rispettando i contenuti dell’accordo nazionale e volendo legiferare in modo autonomo su un tema demandato alla contrattazione tra le parti”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Luca Govoni)

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