Delegazione del Saharawi- composta dal sindaco di Edchera, Sidi Alì Hosain Saleh, dal governatore della wilaya di El Aaiun, Beisat Deich Mohamed Yeslem, dal parlamentare per la daira di Edchera, Mohamed Brahim Neaama Yumani e dal rappresentante in Italia del Fronte polisario, Omar Mih- in Assemblea legislativa. Ad accoglierli la presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, oltre a Gabriele Delmonte, Barbara Lori, Silvia Prodi, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Luciana Serri, Igor Taruffi e Yuri Torri, consiglieri membri dell’intergruppo “Amicizia con il popolo Saharawi”, organo presieduto dalla stessa Saliera.
Edchera è una daira della wilaya di El Aayun situata nei campi per i rifugiati di Tindouf, area del deserto algerino in cui circa 300.000 persone sopravvivono, principalmente, attraverso gli aiuti umanitari internazionali.
La presidente Simonetta Saliera ha parlato di “un’occasione per fare il punto sui tanti progetti che in questi anni la Regione-Emilia-Romagna, gli enti locali e le associazioni hanno portato avanti e continuano a portare avanti a sostegno della popolazione Saharawi, oltre a un’opportunità per comprendere le possibilità di arrivare a un referendum sull’autodeterminazione nel Sahara occidentale”.
“Confermiamo ancora una volta- è poi intervenuta la vicepresidente della Giunta, Elisabetta Gualmini– l’impegno e l’amicizia con il popolo Saharawi. Il Saharawi resta infatti tra le aree di intervento prioritarie per la Regione Emilia-Romagna: un impegno che nasce dal basso, dalle tante associazioni e dai comuni che da anni lavorano nei campi profughi, come dimostrato dal patto di amicizia rinnovato ieri tra il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il sindaco della daira di Edchera Sidi Alì Hosain Saleh. Dall’accoglienza ai bambini fino al bando annuale sui progetti di cooperazione, i diritti umanitari e l’autodeterminazione del popolo Saharawi sono nella nostra agenda”.
Il governatore Beisat Deich Mohamed Yeslem ha riferito di “un conflitto che dura da ventisei anni, al quale il Saharawi risponde con la lotta pacifica, un percorso difficile che ci deve condurre al riconoscimento dei nostri diritti”. La risposta del Marocco, ha poi evidenziato, “è però la chiusura del nostro territorio alle visite degli osservatori internazionali, come accaduto alla consigliera Prodi”.
Silvia Prodi ha confermato “l’impegno dell’Assemblea legislativa nell’aiutare le persone nei campi profughi” e “il sostegno al referendum per la libertà del popolo Saharawi”.
Gabriele Delmonte ha voluto ricordare l’impegno di Mauro Manfredini per il popolo che vuole emanciparsi dal Marocco: “Ci aveva chiesto di prenderci in carico la situazione del Saharawi”. Un impegno, ha sottolineato, “che coinvolge tutti i partiti, che va oltre ogni barriera”.
(Cristian Casali)