“Sono quarantadue le prestazioni diagnostiche e le visite specialistiche monitorate. I dati di ottobre ci dicono che la totalità delle prenotazioni rispetta tempi d’attesa di trenta giorni per le visite e sessanta giorni per la diagnostica. Standard rispettati al 100% per le visite urologiche, ortopediche, oncologiche, diabetologiche, ostetriche e senologiche e per prestazioni come colonoscopia, elettromiografia (emg), ecocolordoppler, gastroscopia, tac del capo, dell’addome e del torace, elettrocardiogramma, fondo oculare, mammografia ed elettrocardiogramma (ecg) da sforzo”. È quanto emerso nell’informativa dell’assessorato alle Politiche per la salute, in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, relativamente ai tempi d’attesa per la prenotazione ed effettuazione di prestazioni specialistiche.
Nel gennaio 2015 gli standard erano rispettati solo nel 11,9% dei casi, nel luglio 2015 la percentuale saliva al 47,6%.
Relativamente alle disdette per prestazioni specialistiche, dal 4 aprile al 26 ottobre su un totale di 3.110.866 appuntamenti, sono state rilevate 234.117 disdette entro il termine e 37.602 disdette fuori termine
Daniele Marchetti (Ln) e Giulia Gibertoni (M5s) hanno chiesto informazioni sull’acquisizione dei dati necessari a compilare le statistiche sui tempi d’attesa. Gibertoni ha inoltre rilevato che “si segnalano ritardi importanti, in particolare su Modena e Bologna, relativamente ai ricoveri per interventi chirurgici”.
I funzionari della Giunta hanno riferito, in risposta ai consiglieri, che “i dati sono raccolti dai sistemi delle aziende, dalle registrazioni allo sportello”, evidenziando che “non c’è possibilità di manipolazione”. Sulle degenze per interventi chirurgici, “è in fase di compilazione- hanno poi sottolineato- un atto normativo per la gestione dei ricoveri”.
(Cristian Casali)