Parità, diritti e partecipazione

PARITÀ. GIBERTONI (M5S): SUPERARE DIVARIO RETRIBUTIVO TRA UOMO E DONNA

In una risoluzione la consigliera sollecita misure di contrasto al fenomeno e alle sue ricadute in ambito previdenziale e pensionistico

Sul tema del divario retributivo tra donne e uomini Giulia Gibertoni (M5s) ha presentato una risoluzione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi affinché si riconosca l’esistenza delle molteplici cause che aggravano il fenomeno. La consigleira chiede anche che vengano adottate iniziative per “sensibilizzare le imprese, le organizzazioni pubbliche e private, le parti sociali sulla necessità di ottemperare alla parità retributiva” e, in generale, si adotti una “più ampia strategia di tutela e di promozione dell’occupazione femminile di qualità”.
Nella risoluzione inoltre si chiede che nel Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere sia inserito come prioritario l’obiettivo della parità retributiva tra uomo e donna.
Gibertoni, in premessa alla risoluzione, osserva che “le donne restano discriminate a livello salariale in tutta Europa, prendono meno e hanno posti peggiori” e che la differenza salariale “ha delle ripercussioni molto forti sia sul tenore di vita delle famiglia sia sulla qualità della vita delle donne”.
Inoltre, continua la consigliera, “si ripercuote a distanza sul sistema previdenziale”. Va considerato che, “con l’entrata in vigore del sistema contributivo pro rata per tutti, si andrà in pensione solo al raggiungimento di una soglia minima e si riceverà un ammontare calcolato sulla base dei contributi versati”.
È evidente – sottolinea – che il rischio per molte donne è che si trovino ad affrontare la vita senile in una condizione discriminante rispetto agli uomini”. Su questo particolare aspetto la risoluzione  sollecita l’esecutivo regionale ad intervenire nelle sedi di confronto Stato Regioni, allo scopo di “ammodernare” la legislazione previdenziale introducendo dei “correttivi” in modo che “lo squilibrio salariale in essere, tra uomini e donne, non si ripercuota a distanza sul sistema previdenziale”.
“Al momento nella nostra Regione, nonostante sia stata approvata di recente una buona legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere,- commenta Gibertoni – persistono discriminazioni, disparità salariali, occupazionali e di carriera, di cura e previdenziali che colpiscono le donne, in particolare in età avanzata”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Isabella Scandaletti)

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