Si è svolta in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, un’informativa dell’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, in merito alle politiche regionali a favore delle imprese.
Nel 2016- ha evidenziato l’assessore- la Regione ha finanziato interventi a sostegno delle imprese per 291,2 milioni di euro suddivisi nei seguenti settori: 98,7 milioni per rafforzare la competitività delle imprese attraverso la ricerca e l’innovazione; 20,4 milioni per sostenere i processi di internazionalizzazione; 59,6 milioni per la digitalizzazione delle imprese; 25 milioni per l’attrattività; 53,5 milioni per il credito alle aziende; 34 milioni per la green industry (l’industria sostenibile). L’obiettivo dell’Amministrazione regionale- ha spiegato l’assessore Costi- è “rafforzare il settore manifatturiero regionale, molto vivace, ad eccezione del comparto dell’edilizia, sostenendone la competitività attraverso ricerca e innovazione, mediante la promozione dell’internazionalizzazione e dell’attrattività di imprese ad alta intensità di ricerca e occupazione e favorendo l’accesso al credito e alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese nonché il microcredito e le start up”.
Tommaso Foti (Fdi-An) ha chiesto “i dati degli interventi finanziati dalla Regione suddivisi per provincia, al fine di verificare l’effettivo interesse dei territori per i bandi regionali, dato che province come Piacenza sembrano nel complesso escluse dai finanziamenti”. Inoltre, in merito al cofinanziamento regionale per l’attività dei laboratori di ricerca aperti, il capogruppo ha fatto presente come “per quello di Piacenza il finanziamento appaia insufficiente perfino al recupero dell’immobile in cui dovrebbe operare, invitando la Regione a controllare che, nel complesso, l’operazione non si configuri come mera occasione per intercettare fondi”. L’assessore Costi ha risposto che “sui laboratori aperti, oggetto di cofinanziamento, la Regione sta facendo un’attenta attività di controllo affinché siano reali spazi di ricerca e innovazione e luoghi vivi e vivaci”.
Massimiliano Pompignoli (Ln) ha evidenziato come “tra il numero di domande accolte e quelle presentate per accedere ai contributi regionali ci sia uno scarto notevole, che, a seconda dei bandi, va dalla metà a un terzo”, chiedendo di chiarire quale il sistema di valutazione. I tecnici della Regione hanno risposto che il sistema di valutazione delle domande è necessariamente rigido e che a breve verrà individuato un valutatore indipendente, secondo le disposizioni dell’Unione europea.
Gian Luigi Molinari (Pd), analizzando i dati della provincia di Piacenza, ha domandato “se in quel territorio non sono stati presentati progetti e domande di finanziamento ovvero quelli presentati non sono stati accolti”, invitando la Regione, nei futuri bandi, “a inserire riserve territoriali o punteggi maggiorati per zone svantaggiate come quelle montane”. I tecnici regionali hanno risposto che si stanno valutando misure specifiche di favore per le imprese che si trovano in zone marginali da inserire nei bandi.
Lia Montalti (Pd) ha evidenziato come, “a meno di due anni dall’inizio del mandato, il quadro di programmazione degli interventi a favore delle imprese siano in avanzato stato di esecuzione”. In merito alle risorse erogate, inoltre, al fine di misurare l’efficacia delle politiche di coesione attivate dalla Regione, ha chiesto, con dettaglio provinciale, quale sia l’effetto moltiplicatore sul territorio. I tecnici hanno risposto che l’effetto moltiplicatore è del 50%.
Andrea Bertani (M5s), in merito alle start up, ha chiesto “quali siano i risultati dei finanziamenti regionali”, mentre sul microcredito, relativamente ai requisiti per l’accesso al bando, ha invitato la Regione a “valutare l’eliminazione del criterio dell’esercizio dell’attività da oltre un anno, ritenendolo troppo selettivo”.
Luca Sabattini (Pd) ha definito il microcredito “uno strumento ben congegnato, proprio a partire dai criteri individuati per l’accesso al bando”. In merito al Piano energetico regionale, infine, ha domandato “se la Giunta ha previsto fondi per le imprese al fine di smaltire le coperture e le parti degli stabilimenti produttivi che presentano amianto”.
La presidente Serri ha invitato l’assessore e i tecnici della Regione a “mantenere elevato e puntuale il monitoraggio degli interventi a favore delle imprese, perché si tratta di politiche che guardano al futuro e alla crescita del sistema produttivo e del territorio regionale”. Infine, ha giudicato importante il dinamismo dimostrato dalle imprese, in particolare quelle piccole e medie, nella partecipazione ai bandi e l’attività svolta dalla Regione nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.
(Luca Govoni)