Imprese lavoro e turismo

LAVORO. VENTI MLN PER INSERIRE PERSONE FRAGILI, OK A PROGRAMMA IN COMMISSIONE CULTURA

Risorse distribuite nei 38 ambiti distrettuali della regione. Presto il bando

Possono essere donne che dopo la maternità non sono più riuscite a trovare lavoro, uomini disoccupati in età considerata difficile per una nuova occupazione. Per favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle persone che hanno problemi occupazionali e allo stesso tempo difficoltà di tipo sociale o sanitario, la commissione Cultura, scuola formazione lavoro, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso parere favorevole allo schema di delibera che contiene le proposte di accordi di programma e i relativi piani integrati territoriali trasmesse dai 38 ambiti distrettuali dell’Emilia-Romagna (favorevoli Pd, Sel – astenuti Lega nord, Fi, M5s, Fdi-An).

Il passaggio segue la deliberazione con la quale la Regione Emilia-Romagna ha provveduto a ripartire tra i 38 Ambiti distrettuali le risorse del Fondo sociale europeo, pari a circa 20 milioni di euro, da dedicare alle misure di politica attiva del lavoro a disposizione delle equipe multi-professionali (formate da personale dei servizi socio-sanitari e dei centri per l’impiego) per comporre i “programmi personalizzati di interventi” a favore delle persone “fragili e vulnerabili” secondo quanto indicato dalla Legge regionale 14/2015. Si tratta di interventi che possono andare dai tirocini, ad azioni di scouting e ad altre tipologie di formazione e sostegno all’inserimento lavorativo. Per la prima volta questo tipo di programmazione ha messo insieme gli oltre 300 comuni dell’Emilia-Romagna, riuniti nei rispettivi distretti, assieme ai servizi socio-sanitari e del lavoro.

Nel provvedimento vagliato dalla commissione si prende atto delle proposte con gli accordi di programma ai quali è pervenuto ciascun distretto, tenendo conto delle peculiarità della popolazione attiva (tra i 15 e i 65 anni) presente sul proprio territorio e in linea con le misure ammissibili e le priorità indicate a livello regionale. Ogni singolo Piano integrato sarà poi sostenuto dai comuni, rientranti nel distretto, con ulteriori risorse per un cifra che non potrà essere inferiore al 10% del contributo assegnato dalla Regione. Dopo la firma degli accordi, la Regione farà un bando con cui chiamerà i soggetti attuatori per rendere disponibili le misure di politica attiva del lavoro a favore delle persone fragile e vulnerabili, individuate dall’equipe “multi professionale” nel patto di servizio.

(Isabella Scandaletti)

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