Basta coi disagi ferroviari in Emilia-Romagna, specie sulla Modena-Sassuolo, legati alla reimmissione in servizio di vecchie motrici e all’obbligo di non superare i 50 chilometri di velocità oraria e la compresenza di due persone in cabina di guida per i convogli privi di dispositivi di sicurezza moderni, tipo il sistema automatico di protezione della marcia dei treni. Lo affermano in un’interrogazione alla giunta Andrea Bertani, Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi (M5s) che lamentano anche una circolare di Tper dove si legge che “su disposizione dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, la velocità massima consentita sulle linee ferroviarie regionali Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro e Parma-Suzzara sarà di 70 km/h fino alla conclusione dell’attrezzaggio di sicurezza in corso”. Dal 2 novembre scorso sono operative le disposizioni sulla compresenza in cabina e sulla velocità massima di 70 km/h, il che comporterà- ammette l’azienda del trasporto pubblico Tper- “dei ritardi per i treni regionali circolanti su rete Fer”.
I pentastellati ricordano quindi “l’esperienza vissuta quotidianamente dai pendolari, che aggiunge un nuovo capitolo alla storia di disagi continui” e nuovi incentivi all’uso del mezzo privato; e chiedono “come mai le criticità riscontrate con l’impiego delle Ale582 (motrici anni ’80, ndr) non siano stati affrontati prima della loro introduzione”, “quali iniziative” la giunta “intenda assumere per ridurre l’impatto della riduzione della velocità” e “se intenda procedere alla ridefinizione degli orari o all’incremento della frequenza delle corse”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Marco Sacchetti)