“Abbiamo preso atto e condiviso i problemi sollevati dalle rappresentanze sindacali degli appartenenti alle forze dell’ordine con particolare riferimento alla necessità di non essere soggetti a operazioni burocratiche eccessive e lesive della privacy. La Regione ha chiesto pertanto alle imprese ferroviarie di modificare la disciplina sulle modalità di accesso ai servizi ferroviari. Attraverso l’utilizzo di strumenti più adeguati, discreti e soluzioni tecnologiche più evolute, modificheremo anche la deliberazione di Giunta 1103/2016”. L’Assessore ai Trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale, Raffaele Donini, ha risposto in Aula all’interrogazione presentata da Galeazzo Bignami (Fi) attraverso la quale si chiedeva di “annullare l’allegato 2 della delibera di Giunta 1103/2016”, sulle modalità operative per l’accesso del personale appartenente alle forze dell’ordine ai servizi ferroviari.
Con le nuove disposizioni, specifica Bignami, “si vincolano gli appartenenti alle forze dell’ordine a compilare un modulo di ammissione, da consegnare al personale ferroviario di bordo, nel quale, oltre ai dati personali, deve essere indicato anche il recapito di telefonia mobile”. In certi casi, ha aggiunto, “il personale delle forze dell’ordine ha la necessità di conservare l’anonimato assoluto, in quanto impegnato in indagini contro la criminalità organizzata e non solo”. Le precedenti modalità, precisa pertanto il consigliere, che prevedevano la sola esibizione della tessera di servizio, “risultavano più idonee”.
La presenza sui treni di appartenenti alle forze dell’ordine, ha concluso l’assessore Donini, “è in grado di disincentivare e prevenire episodi di possibili aggressioni e di abusivismo, intervenendo, al bisogno, su segnalazioni del personale dell’impresa ferroviaria. Questo implica che il personale di bordo dei treni sia messo esplicitamente a conoscenza di tale presenza”.
(Cristian Casali)