E’ la psicologa e pedagogista forlivese Clede Maria Garavini il nuovo garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia Romagna, che succede a Luigi Fadiga. La candidatura di Garavini, che ha ottenuto oggi in Aula 42 voti sui 47 totali, è stata proposta dal consigliere Giuseppe Paruolo (Pd): “Un curriculum di assoluto valore, una proposta di eccellenza, orientata a quelle che sono le materie di competenza dell’organo di garanzia”. Una professionista, ha aggiunto, “con una lunga esperienza, persona attiva e proattiva che potrà svolgere con tutta l’energia questo ruolo”. Il consigliere ha poi voluto ringraziare il precedente garante, Luigi Fadiga per l’impegno svolto.
Galeazzo Bignami (Fi) ha espresso la fiducia per questa candidatura, anche se con alcune puntualizzazioni: “il predecessore, anche per sua formazione, è stato più attento a decretare che a prendere posizione. Spero che da parte di questa professionista vi sia maggiore sensibilità su certi temi. Auspico sappia interpretare in maniera non ideologica il proprio ruolo di garanzia”.
Garavini, 71 anni, vanta numerose pubblicazioni scientifiche in una carriera iniziata nel 1973 come dipendente dell’Ente nazionale per la protezione del fanciullo e che la vede dal 2011 giudice onorario del Tribunale dei minorenni dell’Emilia Romagna e dal 2015 presidente del comitato scientifico dell’Asp di Bologna. Alla nuova figura di garanzia dell’Assemblea le immediate congratulazioni della presidente Simonetta Saliera che ha anche ringraziato il garante uscente Luigi Fadiga per il suo lavoro e “il prestigio” portato all’istituzione.
Nella sua esperienza professionale Garavini si è occupata tra l’altro di formazione di operatori sociali e sanitari di servizi pubblici e privati. E’ consulente di strutture di accoglienza di adulti e minori con difficoltà sociali e collabora con istituzioni pubbliche, Onlus e Fondazioni sui temi della tutela minorile, della prevenzione del maltrattamento e abuso dell’infanzia e della violenza intra ed extrafamigliare.
E’ invece stata posticipata alla prossima seduta assembleare la nomina del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.
La decisione, annunciata dal capogruppo Pd Stefano Caliandro, è stata criticata da Giulia Gibertoni (M5s) e Tommaso Foti (Fdi-An). L’esponente Fdi-An ha chiesto di rivedere le modalità di redazione dell’ordine del giorno dei lavori per evitare eccessivi cambiamenti. Gibertoni ha lamentato il ritardo con cui sono arrivati i curricula dei candidati, ma ha convenuto su un esame approfondito dei profili, viste a suo parere le criticità che caratterizzano il sistema carcerario emiliano-romagnolo.
(Cristian Casali/Antonella Celletti)