I consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna, insieme al presidente e agli assessori della giunta, hanno deciso di devolvere 1.000 euro da destinare a Montegallo (Ascoli), il comune colpito dal sisma del centro Italia del 24 agosto e “adottato” dalla Regione attraverso il conto corrente istituito all’indomani della calamità. Un gesto di solidarietà collettivo e trasversale alle forze politiche, nato dall’accordo tra i presidenti dei gruppi di Partito democratico, Lega nord, Sinistra ecologia libertà, Forza Italia, Fratelli d’Italia e L’Altra Emilia-Romagna, unitamente alla giunta.
“Rappresentiamo una Regione che ha dovuto vivere e affrontare gli effetti drammatici provocati dal terremoto- si legge in una dichiarazione congiunta- conosciamo la frustrazione, la paura, la sensazione di impotenza che mina la speranza di ricostruire un futuro per le proprie comunità, di vederle un giorno riprendere una vita normale. Anche per questo sappiamo che la solidarietà in questi casi non è scontata né banale, ricordiamo bene come l’aiuto che ci è stato dato dalle altre regioni nel 2012 sia stato un tassello fondamentale per far ripartire l’Emilia-Romagna”.
“Il nostro centro-Italia- prosegue la dichiarazione congiunta di consiglieri e assessori della Regione Emilia-Romagna- è stato messo in ginocchio per la seconda volta in pochi mesi da terribili scosse che hanno colpito profondamente le comunità locali, a cui fin dall’inizio la nostra Regione non ha fatto mancare il proprio apporto. In particolare col Comune di Montegallo abbiamo stretto una partnership forte che intendiamo ribadire e rafforzare nel segno di un contributo concreto anche dal punto di vista personale. Come istituzioni, partiti e rappresentanti dei nostri cittadini che in questi mesi si sono mobilitati dimostrando una grande generosità – che certamente non verrà meno anche stavolta – terremo alta l’attenzione affinché territori, amministratori, cittadini colpiti non vengano lasciati soli. La solidarietà di oggi- concludono consiglieri e assessori- è il primo passo per avviare un percorso di ricostruzione che continuerà a vedere l’Emilia-Romagna al fianco di Montegallo, fino alla fine, fino a che non sarà stata posata anche l’ultima pietra”.