La Giunta regionale intervenga per rimuovere le criticità relative al porto di Ravenna. A chiederlo, in un’interrogazione presentata in Regione, è Gianni Bessi (Pd).
Negli ultimi anni, specifica il consigliere, “il porto di Ravenna ha subito gravi ritardi strutturali circa gli adempimenti viari, ferroviari e dei fondali”.
A settembre, le rappresentanze sindacali unitarie, evidenza l’esponente del Pd, “hanno richiesto l’apertura di un tavolo urgente di concertazione regionale per affrontare le criticità relative all’Ufficio delle dogane di Ravenna”. In particolare lamentano “difficoltà strutturali e logistiche, carenze di organico e la compilazione di direttive incomplete e spesso contradditorie”. A novembre, il Comune di Ravenna, attraverso l’approvazione di un ordine del giorno, ha chiesto alla Regione e al Governo di “colmare la perdurante e strutturale carenza di organico e le lacune organizzative, fare chiarezza sulla definizione delle attività ‘istituzionalmente obbligatorie’, favorire l’implementazione di linee guida organiche e concertate con i lavoratori atte a scongiurare l’incertezza dell’interpretazione di norme e procedure che possano portare a disomogeneità di prassi a scapito dell’utenza”.
“Questo perdurante stato di disagio- conclude Bessi- rischia di ripercuotersi in modo negativo sui traffici dello scalo ravennate e di conseguenza sull’economia dell’Emilia-Romagna, inficiando lo sforzo complessivo che la comunità portuale sta facendo per la ripresa e il rilancio commerciale del settore”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Cristian Casali)