“Con questo primo stanziamento di 200.000 euro, comunque non ancora sufficiente, facciamo un primo passo nella direzione degli azionisti e degli obbligazionisti truffati. Nella sola provincia di Ferrara sono 32.000 le persone in difficoltà”. Il capogruppo della Lega Alan Fabbri è intervenuto in Assemblea legislativa sulla delibera, frutto di un’intesa bipartisan tra Lega e Pd, relativa alle misure urgenti da assumere entro il 2016, compreso l’intervento a sostegno dei risparmiatori colpiti dalla crisi finanziaria delle banche.
“L’intervento del Governo- ha aggiunto il consigliere-, il cosiddetto decreto salva-banche, rappresenta solo una piccola goccia nel mare, non si è voluto agire nei confronti di chi ha causato la crisi del credito. In più, in sede europea, il Pd ha sostenuto l’introduzione del bail-in”. Inoltre, ha evidenziato, “non ci sono ancora acquirenti per le banche in crisi, come non c’è stato l’intervento, tanto sbandierato, del fondo interbancario”. Oggi, ha concluso Fabbri, “facciamo un passo concreto per dare risposte ai risparmiatori traditi dal decreto salva-banche”.
“Il salvabanche intervenne su una situazione già molto compromessa come riconobbe poi il Tribunale di Ferrara”, ha replicato Paolo Calvano (Pd). “Quello che serve è un acquirente con caratteristiche bancarie, ci sono interessi già espressi che speriamo si concretizzino”. È sbagliato, ha evidenziato, “alzare i toni in questa fase delicata”. Con questo provvedimento, ha poi rimarcato Calvano, “allarghiamo la platea di coloro che potranno beneficiare di un aiuto, una decisione favorevole ai risparmiatori”. Il fondo, ha sottolineato, “si potrà poi integrare con risorse di bilancio”. A Ferrara, ha concluso, “la ferita è ancora aperta, tutti ci dobbiamo impegnare a trovare una soluzione”. Infine, sulla questione bail-in ha ricordato che “Salvini, in una delle sue rare apparizioni al parlamento europeo, si è astenuto sul provvedimento. Questo ci fa comprendere la ‘feroce’ guerra che ha fatto al decreto”.
“La vulgata del Pd non è convincente”. È intervenuto Piergiovanni Alleva (AltraER).
“Questa- ha aggiunto- è una norma debole, gli scandali bancari di cui stiamo parlando sono veri e propri fatti criminali, una truffa sistematica, si è raschiato il fondo del barile”. La Regione Emilia-Romagna, ha rimarcato, “dovrebbe costituirsi parte civile sulla vicenda”.
(Cristian Casali)