L’istituto Ortopedico Rizzoli sotto la lente d’ingrandimento di Galeazzo Bignami, consigliere regionale del gruppo Forza Italia. Con un’interrogazione il capogruppo azzurro ha chiesto alla Giunta di prendere una posizione precisa sullo stato di agitazione del personale dell’Istituto.
“Negli ultimi due anni le relazioni sindacali sembrerebbero aver subito un peggioramento- scrive Bignami- che avrebbe generato, nel solo 2016, la dichiarazione di tre stati di agitazione, sfociati poi in due giornate di sciopero”. Non solo: Bignami spiega che “risulterebbe un esposto da parte dei sindacati depositato durante questo mese. “Le problematiche che rendono ostiche le relazioni sindacali- rimarca il consigliere-riguarderebbero: il presunto diniego dell’amministrazione a provvedere tempestivamente all’azzeramento di tutte le posizioni organizzative che sarebbero state assegnate senza selezione e che prevederebbero un costo totale annuo di 320mila euro”. Bignami precisa anche che “le altre aziende bolognesi hanno da sempre effettuato l’assegnazione di posizioni organizzative tramite selezione, mentre l’amministrazione Rizzoli continuerebbe a operare in regime di proroga fino al 2017”.
Secondo le informazioni ottenute dal consigliere risulterebbe “la presunta assegnazione di incentivazioni discrezionali su presunte funzioni di coordinamento nel settore amministrativo, nonostante la riorganizzazione e l’accorpamento; la presunta apposizione delle firme sugli accordi aziendali tra Rsu e Amministrazione che in parte avverrebbero attraverso e-mail o SMS e non al tavolo trattante e infine il presunto mancato incremento del fondo per gli sviluppi orizzontali di carriera (attualmente solo del 12%), stante il mantenimento di posizioni organizzative che sarebbero assegnate senza selezione”.
Per questo motivo, attraverso l’interrogazione, il capogruppo ha chiesto alla Giunta di “confermare o meno le informazioni da lui ottenute” e nel caso in cui risultassero vere di capire “a cosa sia imputabile la differente applicazione del Contratto collettivo nazionale del lavoro in merito all’assegnazione di posizioni organizzative da parte dello Ior rispetto alle altre aziende sanitarie bolognesi”. Non solo: Bignami entra nel merito della questione e chiede spiegazioni “sulla firma di accordi sindacali a posteriori” siglati “tramite e-mail/Sms”, sulla veridicità o meno del fatto che in alcune sedute di commissione “non sia stato prodotto il verbale” e sul fatto che “ci sia una sorta di assegnazione discrezionale senza selezione delle posizioni organizzative”.
(Andrea Perini)