Sanità e welfare

Sanità. Bignami (Fi) chiede i motivi dell’esclusione di Confsal e Fials da incontri tra Regione e sindacati

Secondo Fials, “i dati dell’accordo, volto a garantire il 90% di copertura del turn over, sarebbero contestabili”

La Confsal, Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, che comprende anche Fials, attiva nel settore sanitario e presente in tutte le aziende sanitarie con oltre 3.000 iscritti, non sarebbe stata coinvolta nell’incontro che si è svolto il 2 novembre scorso tra l’assessorato regionale Politiche per la salute e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per proseguire il confronto sull’attuazione dell’accordo relativo alle “politiche regionali di innovazione e qualificazione del sistema sanitario”, sottoscritto il 19 settembre 2016 dal presidente della Regione, dall’assessore regionale Politiche per la Salute e dalle segreterie regionali confederali e di categoria.

Ne dà notizia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove evidenzia che anche in occasione della sottoscrizione dell’accordo, né la Confsal né la Fials sarebbero state coinvolte, nonostante avessero formalizzato il 29 aprile 2016 una richiesta di incontro sul piano di assunzioni, successivamente sollecitata con una lettera datata 19 giugno 2016, a cui l’assessorato non avrebbe dato risposta.

Il consigliere riferisce che, il primo settembre 2016, 24 sigle sindacali, tra cui Fials, avrebbero segnalato “l’assenza di relazioni sindacali con l’ente regionale e il progressivo depauperamento degli organici nelle aziende sanitarie”.

Per quanto riguarda l’accordo siglato, “volto a garantire il 90% di copertura del turn over, i dati regionali, secondo Fials, – scrive Bignami – indicherebbero un aumento di assunzioni 170 unità per effetto del passaggio dall’80% al 90% della copertura del turn over: ciò significherebbe che a fronte di 1700 cessazioni previste nel corso del 2016 in tutte le aziende sanitarie, l’impegno sarebbe quello di reintegrarne 1530”.

“Ad avviso di Fials, – riporta il consigliere – i dati sarebbero contestabili in quanto la copertura reale del turn over allo stato attuale sarebbe solamente del 58% circa: in particolare le cessazioni dei rapporti di lavoro, a vario titolo, verrebbero reintegrate con nuove assunzioni, di cui molte con attivazione di contratti a tempo determinato, con diversi mesi di ritardo e quindi il dato complessivo di copertura del turn over scenderebbe al 51%”.

“Tra gli obiettivi che si pone la Regione con l’accordo – riferisce ancora Bignami – ci sarebbe anche quello di proseguire nel processo di stabilizzazione di personale di 402 unità entro dicembre 2016. Tuttavia, a parere di Fials, non verrebberoinseriti in questa categoria tutti i tempi determinati che sono ovviamente molti di più dei complessivi 402 posti da stabilizzare inseriti nell’accordo regionale. La ‘storicizzazione’ dei rapporti di lavoro precari come quelli rappresentati dai tempi determinati rappresenterebbe inoltre una criticità importante”.

“Uno degli aspetti su cui occorrerebbe fare chiarezza – spiega ancora Bignami – riguarda il tema del superamento dei rapporti di lavoro ‘precario’ nonché il progressivo superamento di posizioni di lavoro ricoperte tramite contratti di lavoro con ‘agenzie interinali’” e a ciò si aggiungerebbe – conclude – la criticità segnalate di carenza di operatori socio sanitari e di episodi di potenziale demansionamento del personale infermieristico con conseguente aumento delle ore di lavoro straordinario e ferie non fruite”.

Bignami chiede quindi se sia vero che all’incontro del 2 novembre non è stata coinvolta la Confsal, in caso di risposta positiva, per quale motivo, se per questo mancato coinvolgimento possano configurarsi gli estremi di un comportamento antisindacale da parte della Regione e se si intenda, a questo punto, chiamarla al confronto.

Il consigliere vuole inoltre sapere quale sia, allo stato attuale, l’effettiva copertura del turn over nelle Aziende sanitarie regionali, quali strumenti si intendano mettere in campo per risolvere eventuali criticità, quali siano i dati disponibili per ogni Azienda rispetto ai tempi determinati e ai lavoratori precari, se corrispondano al vero le segnalazioni ripetute di carenza di operatori socio sanitari e di episodi di demansionamento del personale infermieristico e, in caso di risposta affermativa, quale sia la stima di ore di lavoro straordinario effettuate, eventualmente non pagate, e di giornate di ferie non fruite.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(ac)

 

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