Sanità e welfare

Marchetti (Ln): No a mobilità personale senza bandi in sanità, intervenga la Regione

Il consigliere richiama le norme sul passaggio di dipendenti tra amministrazioni a Bologna e chiede la revoca dei provvedimenti che riguardano due professionisti

Daniele Marchetti (Lega)
Daniele Marchetti (Lega)

Nei giorni scorsi il Sumap (Servizio unico metropolitano amministrazione del personale) che opera per le tre Aziende dell’area metropolitana di Bologna (Usl, Ospedaliero-universitaria e Istituto ortopedico Rizzoli) avrebbe disposto le mobilità volontarie di due professionisti “senza che fossero stati prima emessi i bandi previsti dalla normativa e precludendo così l’accesso ad altro personale in possesso dei requisiti”.

È quanto denuncia Daniele Marchetti (Lega nord) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale per sapere se intenda procedere annullando le determinazioni in questione e procedendo poi all’emissione dei relativi bandi pubblici. Il consigliere vuole inoltre sapere quali provvedimenti intenda adottare la Regione nei confronti del dirigente responsabile del procedimento.

La normativa secondo la quale le amministrazioni possono coprire posti vacanti mediante il passaggio diretto di dipendenti in servizio in altre amministrazioni che ne facciano domanda – chiarisce Marchetti – prevede “la pubblicazione sul sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, di un bando” in cui sono indicati i posti che le amministrazioni intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale. “Tale norma – sottolinea il consigliere a sostegno della sua richiesta alla Giunta – vuole evitare passaggi preferenziali, offrendo l’opportunità, a tutti coloro che siano in possesso dei requisiti, di partecipare senza creare percorsi che favoriscano gli uni rispetto ad altri”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al linkhttp://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Isabella Scandaletti)

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