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Alla comunità di Sant’Egidio il premio “Dossetti per la pace”

Riconoscimento a Reggio Emilia per i “corridoi umanitari” che soccorrono famiglie fragili, per lo più siriane. Saliera: “riconoscere agli altri i diritti che desideriamo per noi”

Giuseppe Dossetti
Giuseppe Dossetti

Premio Dossetti per la Pace ai Corridoi umanitari. La comunità di Sant’Egidio ha ricevuto sabato scorso, nella giornata internazionale dell’Onu per i diritti umani, il Premio per la pace “Giuseppe Dossetti” per il progetto dei “Corridoi umanitari”. Il riconoscimento, giunto all’undicesima edizione, è stato conferito dal presidente della giuria, Pierluigi Castagnetti, per la sezione riservata alle associazioni, durante una cerimonia che si è svolta nell’aula magna dell’università di Modena e Reggio Emilia. Sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il sindaco di Cavriago, Paolo Burani, il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi 

Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

e Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Le motivazioni del premio: l’obiettivo di “combattere la tratta degli esseri umani” salvando “chi fugge dalle guerre, in un modo sicuro per sè e per tutti”. “E’ una scelta giusta e che va nell’indirizzo della pace e del rispetto reciproco: una società giusta è quella in cui ognuno di noi riconosce agli altri quei diritti che vogliamo che siano riconosciuti a noi stessi”, ha spiegato Saliera. Soddisfatto Gianni La Bella che ha ritirato il Premio Dossetti a nome della comunità di San’Egidio. “Il nostro progetto nasce dal desiderio di rompere quella cultura dell’impotenza che si crea davanti alle immagini di morte nel Mediterraneo ed è un modello replicabile anche in altri Paesi europei”. Interamente autofinanziati, i Corridoi umanitari, promossi dalla comunità di Sant’Egidio insieme alla federazione delle chiese Evangeliche in Italia e alla tavola Valdese – sottolinea La Bella – prevedono  l’arrivo di 1.000 profughi in Italia entro il 2017. Fino ad oggi sono già giunte nel nostro Paese, grazie al rilascio di visti umanitari, 500 persone in condizioni di vulnerabilità (famiglie con bambini, disabili, malati, anziani), in larga parte siriani in fuga dalla guerra. “L’ospitalità e l’integrazione sono garantite grazie ad una rete che è sorta attorno ai promotori del progetto, accompagnata dalla generosità, non solo di associazioni e parrocchie, ma anche di tante famiglie italiane e singoli cittadini”.

Sempre all’interno del Premio Dossetti per la Pace sono stati insigniti i progetti Tandem del Ciac onlus, centro Immigrazione asilo e cooperazione di Parma e provincia, che sviluppa social housing e social networking con i giovani per intensificare i legami sociali; e Adopt Srebrenica della fondazione Alexander Langer Stiftung, gruppo interreligioso e interetnico di giovani donne e uomini di Srebrenica che lavora per contribuire alla ricostruzione del tessuto sociale sconvolto dalla guerra degli anni ’90.

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