Approvato con il sì di Pd, M5s e Sel, la Lega si è astenuta, il progetto di legge della Giunta che modifica le norme in materia di cessione dei beni regionali. Variazioni che riguardano la disciplina di alienazione e acquisizione dei beni immobili, nonché la privatizzazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
“Con questo dispositivo di natura prettamente tecnica- ha spiegato il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd)– si vuole adeguare le norme regionali alle modifiche introdotte nella legge nazionale, in particolare per ciò che riguarda l’alienazione, l’acquisizione e la donazione di beni immobili”. Si tratta, ha sottolineato, “di modifiche di tipo procedurale, fra le quali la più rilevante concerne le modalità di affidamento in gestione a enti locali di immobili regionali”. Relativamente alle cessioni, ha concluso, “si dilatano i tempi delle rateizzazioni, per i privati da 10 si passa a 20 anni e per i soggetti pubblici da 20 a 30”.
“Si è cercato di semplificare le procedure- ha riferito il relatore di minoranza Andrea Bertani (M5s)-, salvaguardando alcuni profili di garanzia”. Resta, ha specificato, “il parere dell’Ibacn per l’acquisizione, la cessione e l’alienazione di beni culturali e ambientali”. Presentiamo oggi, ha aggiunto il consigliere, “un emendamento per salvaguardare i criteri di trasparenza nelle cessioni immobiliari e un ordine del giorno per prevedere che l’uso dei beni regionali concessi a organizzazioni e associazioni sia subordinato all’assenza negli stessi luoghi di attività di gioco d’azzardo”.
L’Assemblea ha approvato, con voto unanime, sia l’ordine del giorno, sottoscritto anche da consiglieri di Pd, Ln, Sel, Fi e Fdi-An, sia l’emendamento.
(Cristian Casali)