Impegno per rafforzare la qualità delle relazioni all’insegna delle radici comuni ma anche una nuova progettualità per incentivare la promozione delle eccellenze che sostengono l’economia dell’Emilia-Romagna.
E’ quanto emerge al termine dei lavori della seduta plenaria della nuova Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, presieduta da Gian Luigi Molinari che si è riunita per la prima volta a Bologna in Assemblea legislativa in questi giorni.
Dalla A di Australia alla U di Uruguay sono 15 i paesi stranieri dove operano una sessantina di associazioni emiliano romagnole iscritte all’elenco della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo. All’incontro erano presenti quasi tutti i 23 rappresentanti esteri che si sono confrontati e scambiati esperienze in vista della prossima programmazione e dei bandi con i quali – ha annunciato il presidente Molinari – saranno sostenuti i progetti di cui le stesse associazioni saranno protagoniste nei rispettivi Paesi per promuovere cultura, formazione e ricerche.
Un momento particolarmente atteso dai consultori esteri è stato l’incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “In epoca di migrazioni questo Paese ha portato tanti italiani a trasferirsi e molti provenivano dalla nostra regione dove nel dopoguerra era possibile imbattersi in cartelli con la scritta ‘zona depressa’– ha ricordato Bonaccini. Abbiamo bisogno di rappresentare la dignità di quella storia e ciò è possibile se si mantiene vivo il senso di appartenenza a questa terra, proiettandolo anche nel futuro. Per questo è importante la rete di relazioni che costruiamo con la Consulta nelle varie parti del mondo. Voi potete dare un grande contributo – ha detto ai consultori esteri – per far conoscere gli stili di vita, la cultura ma anche per promuovere i punti di forza della nostra economia regionale dai motori al cibo e ancora al turismo del benessere. Abbiamo bisogno di un rapporto con associazioni vere che lavorano e producono impegno di qualità. Un riscontro questo che ho potuto positivamente sperimentare in alcuni viaggi recenti a New York, in Sud Africa così come in Argentina, dove ho percepito un’accoglienza molto calda e sincera. Quella dell’incontro con le nostre associazioni sarà una modalità che manterremo tutte le volte che ci recheremo nei Paesi dove sono attive le vostre associazioni”.
Al termine dei lavori il presidente Molinari, raccogliendo le sollecitazioni del dibattito, ha rilanciato il prossimo appuntamento della Consulta che sarà in video-conferenza nell’aprile del 2017. Fissata anche la prossima Conferenza d’area America latina che si svolgerà nel giugno dello stesso anno. “Il nuovo indirizzo che si è dato la Consulta- ha precisato- è quello di lavorare per rendere sempre più proficue le reciproche relazioni con grande sobrietà. Alle associazioni chiediamo di rappresentare la nostra regione all’estero per far conoscere non solo la nostra cultura ma anche le nostre eccellenze. Allo stesso tempo ci preme avvicinare quanto più possibile i giovani incentivando la partecipazione alle associazioni delle seconde e terze generazioni. Altro aspetto importante sarà quello di tener vivo il filo con i nuovi emigrati dall’Italia”.
La vicepresidente della Consulta, Annalisa Poggiali, originaria di Ravenna ed emigrata da piccola in Argentina al seguito della sua famiglia, ha ricordato l’attaccamento sentimentale all’Emilia-Romagna e all’Italia. In famiglia – ha detto – continuiamo a parlare italiano e a mangiare i piatti tipici della nostra terra d’origine come i cappelletti. “Le nostre attività in Argentina- ha precisato parlando dell’associazione di cui è presidente- hanno lo scopo di farci ritrovare insieme attorno alle nostre radici, al cibo e alle tradizioni. Si tratta di iniziative che ci consentono, quando torniamo in questo nostro Paese d’origine, di sentirci a casa”.
Nei due giorni di seduta della Consulta degli emiliano-romagnoli sono intervenuti diverse rappresentanti istituzionali: Roberta Mori presidente della commissione per le Pari opportunità, gli assessori regionali Simona Caselli, Andrea Corsini e Patrizio Bianchi; il presidente della provincia di Piacenza Francesco Rolleri.
(Isabella Scandaletti)