La Giunta intervenga sulle Terme di Salsomaggiore e Tabiano, società partecipata con il 23,42% dalla Regione Emilia-Romagna e che registra una perdita di bilancio di “circa 5 milioni di euro”. La richiesta è avanzata da Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione dove ricorda i suoi richiami e quelli della Corte dei Conti sullo stato economico della partecipata. In particolare l’esponente Fdi-An evidenzia, citando il lavoro dei Revisori dei conti del bilancio regionale 2017-2019, che “il patrimonio netto di competenza della Regione in questa partecipata appare significativamente ridotto e quanto accantonato non è coerente con le evidenze contabili, che portano ad una perdita durevole di circa 5 milioni di euro”.
La società, ammessa al concordato preventivo da febbraio 2016, ha sottoscritto a maggio 2015 un contratto d’affitto dei rami d’azienda dell’Hotel Valentini e del Grand Hotel Porro con la società inglese Accentour Ltd di Londra. Nonostante i tentativi intrapresi dal Cda della società termale per individuare nuovi affittuari “inseriti in un più generale piano di salvataggio di una realtà di profonda crisi”- secondo le stesse parole dell’assessore Corsini riportate da Foti- la situazione della partecipata, secondo il consigliere di opposizione, potrebbe avere “ulteriori ripercussioni negative di tipo economico sul bilancio della Regione”.
Foti chiede dunque se la Giunta intenda “confermare il giudizio positivo, come in passato ha fatto, sull’attività svolta dal management della società in questione”, che nelle parole dello stesso assessore Corsini risulta “aver ereditato una situazione compromessa fin dalle fondamenta per la quale tutti i tentativi di risanamento hanno dato risultati negativi”.
(Francesca Mezzadri/Marco Sacchetti)
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