Infrastrutture e trasporti

Investimenti Modena-Sassuolo, “dubbi” amministratori locali Pd, M5s: “eutanasia” per tratte in difficoltà?

Gibertoni, Bertani e Sassi temono che “si abbandoni la scelta del ferro, concentrandosi su nuovo asfalto”

“Esponenti della maggioranza e della giunta Pd di Modena hanno manifestato, in questi giorni, dubbi rilevanti sulle scelte strategiche della Regione, guidata da un presidente proveniente dalla stessa provincia, in particolare per quanto riguarda gli investimenti destinati al trasporto ferroviario”.

Andrea Bertani (M5s)
Andrea Bertani (M5s)

A denunciarlo sono Giulia Gibertoni, Andrea Bertani e Gian Luca Sassi (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove segnalano che tra gli amministratori del Pd “si sta facendo strada l’idea che sia inutile investire sulla linea ferroviaria Modena-Sassuolo, ricorrendo a una terminologia, ‘accanimento terapeutico’, che ne fa presagire l’eutanasia”.

La tratta in questione – evidenziano – è “scenario di continui e gravi disservizi, nonché destinataria di investimenti che entro il 2019, sulla base delle affermazioni dell’assessore regionale alla Mobilità, dovrebbero trovare soluzione, mentre, nel frattempo sono state annunciati interventi diretti a mitigare, in parte, i pesanti disservizi e le difficoltà del viaggio”.

Ma le stesse argomentazioni sull’entità degli investimenti previsti per il trasporto su ferro – aggiungono – sembrano far

Sassi e Gibertoni
Sassi e Gibertoni e Gianluca Sassi (Movimento 5 stelle)

emergere “un giudizio diretto a ritenere preferibile spenderli in altro modo”: gli amministratori locali richiamano, infatti, l’esigenza di “scegliere, all’interno della visione più generale dei nuovi Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums) e dei Piani strutturali comunali (Psc), una strada che ci tolga dall’impasse in cui siamo oggi “.

La domanda che si pongono i consiglieri è quindi se sia possibile che altre soluzioni possano determinare l’abbandono degli investimenti per la riqualificazione del trasporto ferroviario, non solo sulla tratta modenese, ma anche in altre linee regionali che vivono gravi difficoltà, come la Ferrara-Codigoro, la Reggio Emilia-Ciano d’Enza o come la linea Rfi “Faenza-Lugo-Lavezzola, che ha visto scomparire quasi completamente il traffico ferroviario”.

“Il rischio – sottolineano – è che il perdurare o l’aggravarsi di disservizi determini la disaffezione da parte degli utenti e che, di conseguenza, “si abbandoni la scelta del ferro, concentrandosi su nuovo asfalto”.

I consiglieri chiedono quindi quale giudizio esprima la Giunta sull’ipotesi avanzata dagli amministratori locali rispetto all’idea di abbandonare la riqualificazione della Modena-Sassuolo in favore di altre soluzioni e se non si ritenga di intervenire su quelle linee regionali dove si registrano i maggiori disagi, in modo da rassicurare sia gli amministratori che gli utenti sulle prospettive di riqualificazione del servizio ferroviario.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

 

 

Infrastrutture e trasporti