Sanità e welfare

AlloggiErp, Bignami (Fi): “Situazione preoccupante. Domande più di stranieri che di italiani”

Nuovi parametri Isee, si valuti “caso per caso”

Galeazzo Bignami
Galeazzo Bignami (Fi)
Alloggi Erp
Alloggi Erp

I risultati di una recente ricerca del dipartimento di sociologia dell’Alma Mater di Bologna sulle tre graduatorie 2015 del Comune di Bologna per alloggi Erp, a canone calmierato e per i contributi per l’affitto sono al centro di un’interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi).

Il consigliere rileva, tra l’altro, che “per la prima volta, secondo quanto emerge dallo studio, il numero dei richiedenti stranieri, pari al 60% e di 79 diverse cittadinanze, avrebbe superato quello dei richiedenti italiani” e che “le domande sono in calo del 33%: nel 2009 infatti le richieste di aiuto e di accesso alle graduatoria per alloggi Erp e a canone calmierato sono state 7943, mentre nel 2015 sono scese a 5332”. “A parere della società Nomisma, tuttavia, – scrive – il calo non sarebbe da attribuire a una riconquistata condizione di agio economico, ma alla sfiducia da parte di chi tenta di ottenere un alloggio popolare o a canone calmierato”, sempre secondo Nomisma, infatti, “sarebbero circa 20mila le famiglie in disagio abitativo che non troverebbero adeguata rappresentazione nelle graduatorie”, per cui “sarebbe necessario ripensare agli strumenti in essere, magari allargando la quota di alloggi a canone calmierato in modo da consentire una fuoriuscita graduale dagli alloggi Erp”.

Lo studio rileva – secondo quanto riferisce Bignami – che il 21% delle domande da parte di stranieri riguarda residenti asiatici, il 15% residenti africani e un altro 21% persone per lo più provenienti dall’est Europa, il 41% delle famiglie in graduatoria sarebbe individuato come nucleo svantaggiato e nel 70% dei casi si tratterebbe di cittadini stranieri. Sul fronte delle criticità evidenziate, – spiega ancora il consigliere – i minori a carico e le difficoltà economiche sarebbero maggiormente presenti nei nuclei stranieri mentre la presenza di anziani o nuclei piccoli sarebbero caratteristiche tipiche degli italiani.

Il consigliere chiede quindi alla Giunta se non consideri “preoccupante” che le domande da parte di stranieri abbiano superato quelle degli italiani e che i nuclei più numerosi siano prevalentemente stranieri e vuole sapere se lo studio abbia anche analizzato quale sia l’incidenza degli stranieri nei primi 15/20 posti delle graduatorie comunali e quali siano le considerazioni a questo proposito.

Altre richieste: se non si ritenga che la sfiducia derivante dalla difficoltà di poter accedere a un alloggio popolare o a canone calmierato sia caratteristica prevalente dei nuclei italiani, se la fotografia scattata dall’Alma Mater nel 2015 non faccia presupporre una graduale estromissione dei nuclei italiani dalle graduatorie e se non si consideri necessario apportare correttivi all’interno delle graduatorie per non penalizzare i cittadini italiani.

Galeazzo Bignami
Galeazzo Bignami (Fi)

Bignami, nell’interrogazione, rileva anche che tra le proposte della Regione Emilia-Romagna per far fronte al disagio abitativo figurano quelle relative alla possibilità di ristrutturazione dell’alloggio popolare, alla flessibilità dell’alloggio e alla riforma dei criteri Erp e dei parametri Isee per potervi permanere. Il consigliere ricorda, in particolare, che nella delibera 894/2016, “Determinazione dei requisiti economici per l’accesso e la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle modalità per il calcolo e l’applicazione dei canoni Erp”, si prevede, tra l’altro, l’attivazione di un gruppo tecnico regionale, con la partecipazione di rappresentanti dei Comuni e delle Acer, per valutare l’impatto e il grado di raggiungimento degli obiettivi della nuova disciplina.

Di qui, le richieste del consigliere di sapere se non si ritenga fondamentale, per quanto riguarda i nuovi parametri Isee, una valutazione della situazione caso per caso, in modo da evitare passaggi traumatici soprattutto a danno di quei nuclei che dovranno abbandonare l’alloggio popolare da un giorno all’altro, pur sforando di poco la nuova soglia stabilita dalla Regione, se il gruppo tecnico regionale si sia già insediato e, infine, chi lo componga.

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