Intermediari finanziari vigilati sotto osservazione. Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega nord, ha infatti presentato un’interrogazione con cui chiede alla Giunta di rendere pubblici i risultati raggiunti dalle aziende in questione sulla riduzione del rischio di credito e di finanziamento per le imprese emiliano romagnole visto che nel 2015 raggiunsero risultati definiti dal governo regionale come “gravemente insoddisfacenti”.
L’atto ispettivo di Bargi parte proprio dal giudizio, arrivato nel 2015, sul primo anno di gestione del fondo da 20 milioni stanziato. I finanziamenti sono gestiti da Ati e Unifidi Emilia Romagna, Cooperfidi Italia e Cofiter di Bologna, Eurofidi di Torino, Italia ComFidi di Firenze e Confidi Punto Net di Rimini, aziende cui, come scrive Bargi nell’interrogazione, è stato redatto un contratto di gestione del fondo il 30 dicembre 2014.
Visti i risultati ottenuti nel primo anno di attività “la Giunta- scrive Bargi nell’atto- ha deciso di modificare il regolamento del fondo in diversi punti”. Dopo queste modifiche, il governo regionale, ha “deliberato di stanziare nuovamente 20 milioni per il Fondo di garanzia destinato agli intermediari finanziari vigilati”. Quindi dopo aver chiesto conto dei risultati dello scorso anno, Bargi punta a conoscere le mosse della giunta se anche nel 2016 “l’andamento della gestione dovesse essere gravemente
insoddisfacente”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Andrea Perini)