L’attività dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, nel 2016 sottoposta all’attenzione di svariati soggetti istituzionali fra i quali l’autorità giudiziaria, è al centro di un’interrogazione a risposta in commissione presentata da Tommaso Foti (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale), che chiede alla Giunta regionale “quali iniziative abbia assunto in merito”.
Lo scorso anno – si legge nell’atto di sindacato ispettivo – dapprima ‘l’Unità organizzativa Sistema dei controlli, prevenzione della corruzione, trasparenza e privacy officer’ avrebbe attivato la sorveglianza amministrativa sull’attività dell’Istituto in merito a presunti illeciti segnalati con alcuni esposti. In seguito, sarebbero stati presentati svariati atti di sindacato ispettivo da parte di deputati di diverse forze politiche in ordine a una consulenza tecnica resa da due dirigenti dell’Istituto alla difesa di un veterinario imputato di adulterazione di sostanze adibite al commercio. Inoltre, la Procura della Repubblica di Brescia avrebbe emesso 22 provvedimenti di chiusura indagini nell’ambito dell’inchiesta sul latte alle anatossine, chiamando in causa l’Istituto Zooprofilattico per non aver segnalato decine e decine di casi di contaminazioni e valori ben oltre i limiti. Infine, i veterinari dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats, ex Asl) avrebbero presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Brescia relativamente ai casi di alcuni animali trascurati all’interno dell’Istituto stesso.
Foti, pertanto, chiede alla Giunta “quali interventi abbia posto in essere e se abbia valutato di concerto con la Giunta regionale della Lombardia di procedere alla risoluzione del contratto in essere con il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Luca Govoni)