COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Ok a risoluzione Pd-Sel-M5s: “Se donatore rene extracomunitario, spese a carico del fondo regionale trapianti”/ foto

Cardinali (Pd) ha parlato di risparmi sulle dialisi. Per Marchetti (Ln) il rischio è quello dell’incentivazione del traffico di organi. Paruolo (Pd) ha chiesto di aumentare le convenzioni con i paesi esteri

L’Assemblea legislativa, con il sì di Pd, M5s e Sel, astenuti Ln e Fdi-An, ha approvato una risoluzione per porre a carico del servizio sanitario regionale, nel caso di donatore di rene vivente cittadino extracomunitario non residente in Italia, i costi per le prestazioni sanitarie collegate.

Nel documento, ha specificato il primo firmatario Giuseppe Paruolo (Pd), si chiede alla Giunta di “adottare una apposita delibera per dare risposte ai tanti cittadini in attesa di un trapianto, usufruendo del fondo regionale trapianti per quelle prestazioni sanitarie che vedono coinvolto un donatore extracomunitario non residente in Italia, velocizzando in questo modo le pratiche burocratiche”. Nell’atto, ha spiegato, si chiede inoltre di sollecitare il Governo nazionale a aumentare le convenzioni sanitarie con i paesi esteri, al fine di consentire il trapianto a pazienti che hanno un possibile familiare donatore extracomunitario.

“So cosa vuol dire subire un trapianto- è poi intervenuto Alessandro Cardinali (Pd)-, l’ho provato sulla mia pelle cinque anni fa. In Italia abbiamo liste di attesa lunghe, con tempistiche di attesa altrettanto lunghe. Con questo provvedimento vogliamo facilitare le donazioni, evitando costi aggiuntivi grazie alla riduzione delle spese per la dialisi”.

“Non siamo contrari al provvedimento, nutriamo però alcune perplessità sul metodo – è quindi intervenuto Daniele Marchetti (Ln)– con cui è stata portata avanti questa proposta, occorrerebbe un approfondimento maggiore: ci sono aspetti poco chiari”. Il rischio, ha specificato il consigliere, “è quello di incentivare il traffico di organi”.

Nella risoluzione si ricorda che “i pazienti affetti da insufficienza renale cronica terminale, in trattamento dialitico periodico in Emilia-Romagna, sono circa 3.300. Si stima che fra essi vi siano circa 260 pazienti extracomunitari (circa 1,8%) più altri 70 circa in fase di pre-dialisi”.

La risoluzione è stata sottoscritta anche da Ottavia Soncini, Valentina Ravaioli, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Marcella Zappaterra, Paolo Zoffoli, Katia Tarasconi, Roberta Mori, Antonio Mumolo, Giuseppe Paruolo, Giorgio Pruccoli, Silvia Prodi, Roberto Poli, Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Giuseppe Boschini, Paolo Calvano, Alessandro Cardinali, Barbara Lori, Gian Luigi Molinari, Lia Montalti, Enrico Campedelli del Pd, da Giulia Gibertoni e Raffaella Sensoli del M5s e da Igor Taruffi di Sel.

(Cristian Casali)

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