Sanità e welfare

Sanità. Bignami (Fi): Fare chiarezza su competenze del Tecnico sanitario di radiologia medica/ foto

Il consigliere chiede alla Giunta di “definire limiti di autonomia dei ruoli nonché di collaborazione” tra questa figura e quella dell’infermiere

Il consigliere Galeazzo Bignami (Forza Italia) interroga la Giunta regionale in merito al “corso teorico-pratico di venipuntura–reperimento accessi venosi periferici in diagnostica per immagini e radioterapia”, organizzato dal Collegio professionale Tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm) della provincia di Bologna in collaborazione con la Federazione nazionale collegi professionali tecnici sanitari di radiologia medica, che si terrà presso l’ospedale Bellaria di Bologna il 17 e 18 febbraio prossimo.

L’atto ispettivo muove dal dibattito in corso in ambito medico sulle competenze del Tecnico sanitario di radiologia medica in relazione alla somministrazione di metodo di contrasto (Mdc) e radiofarmaci. Da un lato, infatti– riporta il capogruppo–, la Federazione nazionale dei Tsrm è favorevole a un allargamento di competenze, basando la propria posizione in particolare sul contenuto di un decreto ministeriale del 1994 che individua nel Tsrm “l’operatore abilitato a svolgere tutti gli interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti e a programmare e gestire l’erogazione di prestazioni polivalenti”. In aggiunta, la Federazione nazionale evidenzia come molti atenei, nell’offerta didattica, prevedano “insegnamenti di farmacologia, preparazione di Mdc e tecniche di iniezione intramuscolo, endovena, fleboclisi e cateterismi”. Dall’altro lato– ricorda il consigliere–, le rappresentanze della categoria degli infermieri, sulla base delle norme vigenti che regolano le professioni sanitarie e infermieristiche, ribadiscono che, pur essendo le conoscenze summenzionate coerenti con la figura del Tsrm, le competenze di questa figura professionale non dovrebbero sconfinare, a livello pratico, nell’ambito specifico di attività dell’infermiere.

Bignami, pertanto, chiede alla Giunta “se sia a conoscenza dell’organizzazione del corso, quale giudizio ne dia, quale sia la posizione della Regione rispetto alle tematiche evidenziate, quali figure professionali siano effettivamente competenti per la somministrazione di metodo di contrasto e radiofarmaci e se non si ritenga necessario, per quanto di competenza, chiarire i fondamentali aspetti legati alla responsabilità di tali figure professionali”. Inoltre, domanda “se la Regione ritenga che l’attuale formazione universitaria dei Tecnici sanitari di radiologia medica ricomprenda anche la gestione dell’emergenza in caso di iperdosaggio o reazione allergica al Mdc o se si ritenga che tali funzioni ricadano nell’ambito di attività dell’infermiere”. Infine, dato il dibattito in corso, il capogruppo di Fi invita la Giunta a “intervenire per definire limiti di competenze e autonomia dei ruoli nonché di collaborazione tra le varie figure sanitarie dei Tsrm e degli infermieri definire limiti di competenze e autonomia dei ruoli nonché di collaborazione tra le varie figure sanitarie dei Tsrm e degli infermieri, ridisegnando percorsi formativi, legislazione e contratti attualmente in vigore”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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