Sanità e welfare

Crescono le violenze contro gli operatori sanitari, Gibertoni (M5s): sicurezza negli ospedali prioritaria

La consigliera sollecita provvedimenti nelle aree più a rischio, come i Pronto soccorso

Ospedale Maggiore Bologna
Ospedale Maggiore Bologna
Giulia Gibertoni (M5s)
Giulia Gibertoni (M5s)

Il fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari sta diventando sempre più ricorrente e rilevante anche in Emilia-Romagna. Lo afferma Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove cita, come esempio, la recente notizia di una dottoressa e di un’infermiera prese a calci e pugni da una paziente al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, ma “casi simili – scrive la consigliera –  si sono verificati in tempi non remoti anche in altre strutture sanitarie del territorio regionale”.

Circa dieci anni fa, nel novembre 2007, – rileva Gibertoni – è stata emanata dal Ministero della Salute la raccomandazione n° 8, dove gli atti di violenza contro gli operatori sanitari venivano considerati “veri e propri eventi sentinella, che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione”.

La consigliera chiede quindi alla Giunta quali azioni siano state attivate, da quella data ad oggi, per rendere realmente sicuri gli ambienti di lavoro, in particolare nelle aree più a rischio come quelle dei Pronto soccorso, e vuole sapere quanti dei principi messi a punto dal ministero e dei suggerimenti per la prevenzione degli atti di violenza siano stati applicati.

Gibertoni sollecita infine l’esecutivo regionale a dare priorità al tema della sicurezza negli ospedali, “nonostante persista ancora uno scarso riconoscimento di questi temi da ricondurre alla mancanza di consapevolezza o alla sottovalutazione del problema e forse anche ai pochi studi effettuati in materia”. A questo proposito, l’esponente del M5s cita “uno studio condotto su 992 radiologi italiani (61% di sesso maschile), in servizio in emergenza e pronto soccorso”, dove è stato evidenziato che, “negli ultimi 12 mesi, il 6.8% aveva subito un’aggressione fisica da parte di terzi (senza differenza di genere), mentre più del 30%, soprattutto tra quelli più giovani, aveva subito un’aggressione verbale”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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