Sanità e welfare

Scuola. Vaccinazioni obbligatorie, Sensoli (M5s): troppe criticità nella norma regionale

“In Italia non esiste il vaccino contenente esclusivamente quelli obbligatori, chi vuole vaccinare i propri figli è infatti costretto a utilizzare l’esavalente”, che contiene due vaccini “solo raccomandati”

La lettera di un genitore che “manifesta criticità” nei confronti della recente legge regionale sui Servizi educativi della prima infanzia, laddove prevede l’introduzione del requisito di preclusione all’accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati ai minori che non abbiano assolto agli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente, è al centro di un’interrogazione di Raffaella Sensoli (M5s), che chiede alla Giunta quale risposta voglia dare agli interrogativi contenuti nella missiva.

La consigliera riconosce l’utilità delle vaccinazioni obbligatorie e di ottenere elevate coperture vaccinali per contenere la circolazione degli agenti patogeni e quindi garantire una protezione alla comunità”, tuttavia l’introduzione di questo requisito “non è condivisibile, perché esclude e si sostituisce ad attività volte al convincimento, rappresentando di fatto una deresponsabilizzazione dell’istituzione”.

A parere di Sensoli, inoltre, la norma “favorisce la creazione di disparità fra bambini, determinate dalla differente legislazione sull’accesso ai servizi per l’infanzia tra Regioni anche limitrofe” e “introduce una tutela del diritto alla salute differente da zona a zona” e “non agisce sulle criticità interne al sistema sanitario regionale”.

Altre criticità della legge regionale riguardano – segnala Sensoli – la sua applicazione pratica: il requisito di preclusione all’accesso ai servizi educativi, infatti, è collegato agli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente, antipolio, antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B, senza tener conto che in Italia non esiste il vaccino contenente esclusivamente quelli obbligatori, chi vuole vaccinare i propri figli è infatti costretto a utilizzare l’esavalente, che contiene anche pertosse e infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b, solo raccomandati”.

Allo stesso tempo, tuttavia, – aggiunge – i genitori che vogliono vaccinare i propri figli contro altre malattie infettive, come la meningite, si vedono addebitare ticket onerosi, per alcune famiglie addirittura proibitivi, in controtendenza rispetto alle dichiarazioni di tutela della salute dei bambini espresse in più occasioni dal presidente della Regione.

L’introduzione del requisito di preclusione all’accesso ai servizi educativi immette di fatto – riferisce la consigliera – una sanzione aggiuntiva a quanto già previsto dalla norma nazionale, che va però nella direzione opposta, tenuto conto che quest’ultima, pur richiedendo le vaccinazioni obbligatorie, esclude la possibilità di vietare la frequentazione ai servizi educativi a quei bambini i cui genitori non abbiano provveduto all’adempimento dell’obbligo vaccinale”.

A questo punto – evidenzia ancora Sensoli – non si comprendono i motivi per cui la Regione abbia introdotto questo requisito, in mancanza dei vaccini obbligatori, senza considerare che i casi che hanno scosso l’opinione pubblica, forse gli stessi che hanno spinto il legislatore regionale a intervenire, sono relativi alla mancata vaccinazione raccomandata da meningococco B, che in altre Regioni è gratuita, per chi ritiene di praticarla ai propri figli, mentre in Emilia-Romagna è a pagamento”.

A parere dell’esponente del M5s, il legislatore regionale e la maggioranza che ha avallato questa “innovazione legislativa” non si sarebbero preoccupati né della qualità della norma, nè di prevedere opportuni indirizzi per i servizi educativi e per le Ausl, né delle esenzioni per motivazioni di carattere sanitario e neppure di introdurre la possibilità reale di assolvere alle sole vaccinazioni obbligatorie. Attualmente, infatti, l’obbligo di legge per i neonati riguarda difterite, tetano, poliomelite, epatite b, ma nella dose più diffusa, spesso l’unica disponibile, ci sono – scrive Sensoli –  gli antigeni per altre due malattie infettive.

Da queste constatazioni, una serie di sollecitazioni alla Giunta regionale. In primo luogo, quella di abrogare il requisito di preclusione all’accesso ai servizi educativi, in rapporto al rispetto degli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente, avviando contestualmente una profonda e diffusa campagna d’informazione e sensibilizzazione o, in caso contrario, quella di prevedere una verifica degli effetti del requisito di preclusione entro la fine del 2019, condizionandone il mantenimento solo in caso di copertura vaccinale obbligatoria sopra la soglia di sicurezza. Altra richiesta di Sensoli, quella di rendere disponibili nelle Ausl, qualora si volesse mantenere il requisito di preclusione, anche le sole vaccinazioni obbligatorie, tenuto conto che l’esavalente oggi utilizzato in modo esclusivo, contiene anche due vaccini non obbligatori, e quella di rendere gratuite le vaccinazioni pediatriche raccomandate, compresa quella relativa al meningococco B.

La consigliera auspica anche una modifica legislativa dove siano elencati i casi di esclusione dal requisito per l’accesso ai servizi educativi, chiede che siano emanati opportuni indirizzi per le Ausl e per i Servizi educativi per l’infanzia e che si eviti l’applicazione di sanzioni al responsabile del singolo servizio educativo per l’infanzia che accoglie, in seguito delle rimostranze dei genitori o di un provvedimento giudiziario, la richiesta di ammissione ai servizi educativi per l’infanzia ai bambini non vaccinati. In questo caso, infatti, bisogna considerare che la normativa nazionale impone ai Servizi educativi per l’infanzia la sola comunicazione all’Ausl e non l’esclusione e che nessuno può essere sanzionato senza una previsione normativa, nella legge regionale manca infatti una norma sanzionatoria, Che Sensoli invita a non introdurre.

Ultime richieste: se il requisito di preclusione per l’accesso ai servizi per l’infanzia valga solo per i nuovi iscritti o anche quelli già iscritti e se l’attuale percentuale di copertura regionale dei vaccini obbligatori sia comprensiva o meno dei casi di vaccinazione tardiva.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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