Trecento milioni di euro di investimenti per 94 azioni, divise in otto categorie diverse a seconda degli ambiti di intervento (11 per le città, 23 sui trasporti, 30 per l’energia, otto per le attività produttive, 11 per l’agricoltura, due per acquisti verdi, cinque per monitoraggio e 4 per informazione). Sono queste le linee guida del Piano d’aria integrato regionale 2020 (Pair) presentate oggi per la prima volta alla commissione Territorio, ambiente, mobilità (presieduta da Manuela Rontini) dall’assessore Paola Gazzolo. Inizia così l’iter che porterà l’Assemblea legislativa a emanare le nuove regole per la
diminuzione delle polveri sottili nell’aria. Prima del suo arrivo in Aula, il Pair dovrà essere integrato e vagliato dalla commissione che ritratterà il tema il prossimo 16 febbraio quando “ci sarà l’udienza conoscitiva- spiega Enrico Campedelli, consigliere del Pd– con tutti i soggetti che hanno partecipato alla stesura del Pair. Incontro nel quale verranno analizzate le criticità e verranno esaminate le osservazioni. Ma la cosa più importante- sottolinea il consigliere- è rendere i cittadini consapevoli dei rischi che stanno correndo visti anche i dati odierni sulla qualità dell’aria”.
Pair che trova la condivisione della Lega nord, espressa da Massimiliano Pompignoli: “Il Piano può essere condivisibile visto che si è trovata la quadra anche con le altre regioni interessate alla situazione della pianura Padana, ma- specifica Pompignoli- al momento sono linee guida. Il Pair è una cornice: occorre capire come verrà attuato”. E nello specifico il consigliere chiede: “Visto che è in programma la sostituzione di 600 veicoli del trasporto pubblico, quale sarà il criterio di
ripartizione?”.
Il Pair prevede lo stop dei veicoli commerciali leggeri Euro 3 nelle città sopra i 30mila abitanti e dell’agglomerato di Bologna. Ma Pompignoli è preoccupato per quelli dei privati visto che il Piano stanzia per le piccole e medie imprese un contributo per la sostituzione del mezzo, mentre per i privati no.
È invece Gianluca Sassi, consigliere del Movimento 5 stelle, a mettere in evidenza “la difficoltà dei controlli sulle temperature del riscaldamento degli edifici privati”. Questo perché per le emergenze, ovvero quando la soglia di polveri sottili nell’aria è stata superata per quattro giorni consecutivi (sette in quello attuale), il Pair prevede la riduzione di almeno un grado (escluse case di cura, ospedali, scuole).
Secondo Lia Montalti, consigliere Pd, l’elemento qualificante del Piano sono “gli obiettivi e le azioni concrete che dovranno essere attuate entro il 2020 e non tra 20 anni. È importante anche che le risorse che dovranno essere utilizzate siano già state definite”. Mentre per Marco Pettazzoni (Lega nord) visto il tracciato della Cispadana è “necessario rivedere la procedura di Via a fronte del Pair presentato”.
Nella stessa seduta i consiglieri hanno dato pareri favorevoli agli interventi urgenti (che erano previsti per il 2016 ma slittati al 2017 per esigenze di bilancio) sull’estrazione di ghiaia dai corsi dei fiumi, sulla sistemazione della rete idrografica, sulla manutenzione straordinaria della costa e su quella dei versanti. Tutti investimenti che fanno fronte alle calamità che hanno causato le emergenze. Provvedimenti a cui è stato dato il via libera con i voti favorevoli di Pd e Sel e l’astensione di Lega e 5 stelle. Ok anche alle azioni sulla Sacca di Goro passate in commissione con i voti favorevoli di Pd, Sel e Lega e l’astensione del Movimento 5 stelle.
(Andrea Perini/ Francesca Mezzadri)