“Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma” considerati “uno dei momenti storici più significativi del processo di integrazione europea”. Il primo trattato “istituì una Comunità economica europea (CEE), il secondo una Comunità europea dell’energia atomica, meglio conosciuta come Euratom”.
Lo segnalano le consigliere del Pd Manuela Rontini (prima firmataria), Silvia Prodi, Lia Montalti e Valentina Ravaioli, che, in un’interrogazione, chiedono alla Giunta regionale quali iniziative intenda organizzare, anche in collaborazione con la presidenza dell’Assemblea legislativa, per celebrare il sessantesimo anniversario di questo evento, in modo da promuovere, anche nella comunità regionale, la consapevolezza della cittadinanza europea e il sostegno alla realizzazione di una federazione europea.
Si tratta di “un’occasione per celebrare il passato – scrivono – ma, soprattutto, per costruire l’Europa che vogliamo. Perché Europa torni a significare nuove opportunità, creatività e innovazione”.
Le consigliere ricordano, a questo proposito, che il 25 maggio 2016 l’Assemblea ha approvato una risoluzione, con la quale si impegnava la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per promuovere un rafforzamento in senso federale della UE e, in particolare per quanto riguarda l’eurozona, a operare nell’ambito delle realtà associative e degli organi istituzionali, di cui la Regione fa parte, per favorire i legami tra i paesi della UE, la consapevolezza della cittadinanza europea e la realizzazione di una federazione europea”.
La risoluzione – aggiungono – poneva l’accento su alcuni dei problemi che affliggono l’eurozona, nei confronti dei quali l’attuale organizzazione amministrativa e istituzionale dell’Unione appare impreparata e non adatta a fornire adeguate risposte.
Rontini e colleghe citano, a questo proposito, “la mancata creazione di un soggetto europeo politicamente coeso e democraticamente legittimato” che “impedisce all’Europa di farsi promotrice di un nuovo ordine del sistema internazionale” e “genera un vuoto di potere che rende le aree ai suoi confini tra le più instabili e insicure” e evidenziano che “la crisi economica, pur non essendo sorta in Europa, ha finito per scaricarsi più pesantemente sul vecchio continente per la mancanza di un governo federale europeo in grado di realizzare politiche adeguate”. A ciò si aggiunge – sottolineano – “l’assenza di competenze, istituzioni e strumenti effettivamente sovranazionali nel campo della politica estera e della sicurezza a livello europeo”.
Di qui, la necessità – a parere delle consigliere – di “un articolato processo di riforma dei Trattati, volto a trasformare l’Unione europea in senso federale”, nel frattempo, tuttavia, “sarebbe possibile il consolidamento della UE necessario per un suo rapido rilancio, come indicato dal Rapporto Bresso-Brok diretto a chiedere riforme possibili sulla base dei vigenti Trattati”.
Nell’interrogazione, si ricorda infine che il 25 marzo 2017 il Governo italiano ha organizzato la Conferenza di Roma, a cui parteciperanno istituzioni italiane e europee, e che il 18 marzo dello scorso anno, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato eletto presidente dell’Aiccre (Sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) “con l’intento dichiarato di rilanciare il sostegno agli Stati Uniti d’Europa”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)