Educazione all’ambiente e alla sostenibilità: presentato in commissione Cultura il programma triennale della Regione. Un passaggio, quello nella commissione presieduta da Giuseppe Paruolo, che ha incassato l’ok in sede consultiva dei consiglieri (a favore Partito democratico e Sinistra italiana, contrari Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega nord, astenuto il Movimento 5 stelle) e che ha visto l’illustrazione delle linee generali che compongono il programma prima che sbarchi oggi pomeriggio in commissione Ambiente, territorio e mobilità dove verrà messo nuovamente ai voti (fase referente).
L’Infeas (informazione ed educazione alla sostenibilità) 2017-2019 è il settimo programma redatto dal 1999 a oggi. Serve per promuovere conoscenze, consapevolezza e comportamenti sostenibili e supporta le politiche in materia regionali e locali. È rivolto sia alle scuole che a tutti i cittadini e si compone di quattro parti. Nella prima, “Alimentazione culturale e strategie per la sostenibilità e l’educazione”, sono richiamati l’agenda 2030 delle Nazione unite, l’Enciclica laudato sì, l’economia circolare, la Cop 21 sul cambiamento climatico e le linee guida dei ministeri dell’Ambiente e dell’Educazione. Nella seconda, “Le politiche e le azioni dell’Emilia-Romagna per la sostenibilità”, sono inseriti tutti i piani dei diversi settori regionali (tra cui il piano rifiuti, Consumo di suolo saldo zero, il Pair). La terza parte, “Azioni educative integrate”, è quella più corposa e fissa dieci punti di intervento per sviluppare sempre più la coscienza civica alla sostenibilità. La quarta parte del programma è dedicata a “Governace, organizzazione, sostegno e monitoraggio della rete Res”, ovvero a tutto quello che serve per far sì che crescano le competenze e le capacità di gestione delle organizzazioni che promuovono l’educazione alla sostenibilità.
Un programma che ha trovato il favore di Gianluca Sassi (M5s) che ha espresso interesse per il lavoro soprattutto perché “nasce da un processo partecipativo” ma ha chiesto “che venga garantita efficacia oltre che efficienza”. Critiche invece da Tommaso Foti (Fdi-An) che ha lamenta il fatto che venga presentato un programma di lavoro prima dell’approvazione dei piani su energia e ambiente 2020. “Il piano già esiste ed è stato approvato, anche se è in corso di aggiornamento” è stata la replica dei tecnici che hanno specificato come “non si voleva arrestare un percorso che si protrae da 7 anni”. Risposte a cui ha fatto eco il suggerimento del presidente Paruolo: “L’educazione è un’attività che dovrebbe essere portata avanti in modo permanente, bisognerebbe continuare le attività e legarsi in un secondo momento alle specificità dei piani quando verranno aggiornati”. Un plauso al programma è arrivato da Francesca Marchetti (Pd) che ha riaffermato come debbano essere coinvolte soprattutto le scuole e lanciate campagne di sensibilizzazione come quella di Fattorie aperte, per puntare sulla prevenzione, e favorire un corretto uso di stili di vita.
(Francesca Mezzadri/ Andrea Perini)