La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha respinto – con il no del Partito Democratico, mentre Sinistra Italiana si è astenuta e Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale hanno votato a favore – il progetto di regolamento, primo firmatario Daniele Marchetti (Ln), per chiedere l’istituzione del voto elettronico quale modalità ordinaria di votazione nelle sedute consiliari e per prevedere dichiarazioni di voto della durata di cinque minuti sui singoli ordini del giorno abbinati a oggetti in discussione.
“Le modifiche in oggetto- ha evidenziato Daniele Marchetti (Ln)– si pongono in un’ottica di trasparenza, efficienza e certezza che sempre più, comprensibilmente, la società civile si aspetta dagli organi preposti a amministrare le istituzioni pubbliche, specialmente se titolari di poteri legislativi e amministrativi sempre più ampi e incisivi, come le Regioni”.
“È giusto- è poi intervenuto il relatore Andrea Bertani (M5s)– che rimanga traccia del voto, è giusto dare spazio agli ordini del giorno”.
Anche Tommaso Foti (Fdi-An) si è detto favorevole alle due modifiche. Il consigliere ha anche rilevato che “regolamento e statuto devono essere modificati congiuntamente”. Ricordando, inoltre, che nel 2017 è prevista la revisione dei due testi.
“È difficile condividere- è quindi intervenuta Ottavia Soncini (Pd)– la proposta della Lega, la prassi è quella del voto per alzata di mano”. Attualmente, ha aggiunto, “è comunque possibile, da parte dei singoli consiglieri, chiedere la procedura elettronica”.
Gabriele Delmonte (Ln) ha rilevato che “durante lo streaming nella fase del voto le telecamere inquadrano il presidente e non l’Assemblea: c’è un problema di trasparenza”.
Per Roberto Poli (Pd) “con l’utilizzo del voto elettronico si rallentano i lavori dell’Aula, propongo al presidente dell’Assemblea di comunicare al termine di ogni votazione l’esito nel dettaglio”.
“La revisione del regolamento- ha concluso Gian Luigi Molinari (Pd)– deve essere valutata nel suo complesso, affrontare singoli temi non è un’operazione logica”.
(Cristian Casali)