Sanità e welfare

Sanità Modena. Ospedale Baggiovara, Gibertoni (M5s): evitare pericoli cantieri edili inattivi in costruzioni non ultimate

La consigliera prende spunto dalla “recente svolta del caso del paziente ritrovato mummificato a due anni e mezzo dalla morte per la caduta in un cavedio” per chiedere alla Giunta di dare priorità all’ultimazione di strutture sanitarie incompiute

Giulia Gibertoni (M5s)
Giulia Gibertoni (M5s)

Dalla “recente svolta nel caso del paziente scomparso all’ospedale di Baggiovara, nel modenese, alla fine del 2011 e ritrovato cadavere due anni e mezzo dopo, mummificato in fondo a un cavedio” prende spunto Giulia Gibertoni (M5s) per interrogare la Giunta sui pericoli a cui vanno incontro pazienti, operatori e visitatori in immobili sanitari non ultimati, con un cantiere edile inattivo, e quali provvedimenti siano stati assunti per tutelare queste persone.

Secondo il medico legale che ha redatto la consulenza tecnica richiesta dal giudice, l’ospedale di Baggiovara – riferisce Gibertoni, citando le conclusioni finali della relazione – “non adottò tutte le misure per il paziente ricoverato, sia per la sia sicurezza, per impedire che deambulasse, che sul piano farmacologico. È un fattore nuovo finora completamente ignorato: fino a oggi – aggiunge – sembra non sia stato possibile accertare se il paziente deceduto, sottoposto a una terapia farmacologica, fosse in grado di ‘autodeterminarsi’, oppure se avesse la mente offuscata dai farmaci, mentre camminava nei corridoi ospedalieri vuoti fino ad arrivare a quell’ala ancora accantierata, teoricamente chiusa al pubblico, in cui è entrato senza alcun ostacolo, finendo per precipitare nel buco del cavedio, dove è deceduto”.

Di qui, la constatazione della consigliera che “lasciare un cantiere aperto all’interno di una struttura ospedaliera rappresenta un reale rischio per gli utenti”, di più se si tratta di un “cantiere inattivo, che non dovrebbe esserci”, tanto è vero – specifica – che “l’unico indagato è un soggetto che si occupa di edilizia e non di aspetti sanitari”.

Gibertoni punta il dito sul fatto che, “a fronte di ingenti investimenti in nuove costruzioni, per decine di milioni di euro, sbandierati dalla direzione del Policlinico a cui questo ospedale ora appartiene, c’è una struttura ancora di fatto incompiuta”. Di conseguenza, la consigliera chiede alla Giunta se non ritenga opportuno ultimare la costruzione, evitando quindi nuove strutture fino a che non saranno utilizzati tutti questi spazi, e sollecita la realizzazione di un monitoraggio degli immobili sanitari incompleti e/o inutilizzati in territorio regionale, dando priorità alla loro ultimazione e messa in sicurezza.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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