La Giunta regionale riveda la decisione, assunta dall’Ausl della Romagna, di tagliare 13 posti protetti sui 27 totali della casa di riposo Casa del Benessere di Portico San Benedetto (Forlì-Cesena), “poiché tale provvedimento significherebbe perdere 216mila euro di contributo annui, che andrebbero recuperati o con fondi comunali o con l’insostenibile e ingiusto aumento delle rette degli ospiti”. E’ l’auspicio contenuto in un’interrogazione di Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) che interviene in difesa della casa di riposo che “svolge- scrive il consigliere- un insostituibile servizio pubblico di assistenza alle persone anziane non autosufficienti dal 1976”.
Pompignoli ricorda che la struttura, fondata dall’allora parroco don Francesco Fabbri, dal 2010 è gestita per conto del Comune- attraverso una convenzione in comodato d’uso gratuito con la parrocchia- dalla cooperativa locale L’Incontro, il cui contratto- scaduto nel 2015- è stato rinnovato in deroga negli ultimi due anni, “in quanto sembra che la struttura non sia in regola con i parametri regionali dell’accreditamento socio sanitario”; la decisione dell’Asl di Romagna sul taglio dei 13 posti protetti sui 27 attuali, operativa dal 28 febbraio 2018 prossimo- prosegue il consigliere del Carroccio- metterebbe a rischio anche i posti di lavoro dei 18 dipendenti della ‘Casa del Benessere’.
Pompignoli chiede infine alla Giunta quali siano i motivi “a monte del provvedimento emanato dai vertici dell’Ausl unica romagnola e se, a riguardo, siano stati interpellati preventivamente i territori”; e quali azioni intenda porre in essere l’esecutivo regionale “per garantire un’adeguata sistemazione degli anziani e il futuro occupazionale dei 18 dipendenti della ‘Casa del Benessere'”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Marco Sacchetti)