L’ipotesi che l’Ausl di Bologna chiuda la radiologia del poliambulatorio Mengoli, “ormai da anni punto di riferimento per i residenti delle zone Mazzini e San Ruffillo, del quartiere San Donato-San Vitale e del comune di San Lazzaro”, e che applichi “politiche di razionalizzazione indiscriminata delle strutture poliambulatoriali nel territorio della Città Metropolitana” è al centro di un’interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi).
Il consigliere, in particolare, evidenzia che “la radiologia del poliambulatorio può contare su un numero di utenti piuttosto elevato”, anche se “da segnalazioni emergerebbe che gli strumenti diagnostici attualmente in dotazione sarebbero obsolescenti”: nonostante queste “criticità”, tuttavia, il servizio sarebbe valutato “ben funzionante”.
Bignami ipotizza che l’Azienda bolognese valuti la possibilità di spostare la radiologia del Mengoli all’ospedale Bellaria o al Maggiore, ma se ciò accadesse – stigmatizza – “numerosi utenti, soprattutto anziani, disabili o con problemi motori, sarebbero privati di un servizio facilmente raggiungibile”, oltre al fatto che si “andrebbe ad aggravare la situazione delle liste di attesa”.
L’esponente di Fi chiede quindi alla Giunta se nei programmi dell’Ausl bolognese ci sia effettivamente la chiusura di alcuni poliambulatori e della radiologia del poliambulatorio Mengoli e vuole sapere se sia stata effettuata una ricognizione dello stato di obsolescenza delle apparecchiature utilizzate.
Bignami domanda infine se l’Azienda sanitaria abbia preventivato la sostituzione delle apparecchiature ormai datate, se abbia in programma investimenti su quelle in dotazione al Mengoli e, nel caso si chiudesse questo servizio, quale sarebbe la destinazione del personale che vi opera.
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(Antonella Celletti)