COMUNICATO
Ambiente e territorio

Energia. Ricerca idrocarburi in cratere terremoto. SI: “cittadini preoccupati e amministratori cauti, zona già sfruttata”

In una interrogazione, i consiglieri Torri e Taruffi chiedono alla Regione di coinvolgere la cittadinanza e di prevedere garanzie da parte dell’impresa contro eventuali danni da subsidenza

Desta preoccupazione il progetto di ricerca di idrocarburi che una società statunitense si appresterebbe a realizzare in una zona del cratere del sisma del 2012 , denominata ‘Fantozza’, che “si estende per 102,3 chilometri quadrati tra i comuni reggiani di Guastalla, Novellara, Campagnola, Fabbrico, Reggiolo, Rolo, Rio Saliceto e, per una parte più limitata, di Novi e Carpi nel modenese”.

È quanto riportano Yuri Torri e Igor Taruffi (Sinistra italiana) in una interrogazione alla Giunta regionale nella quale fanno presente che gli stessi amministratori locali reggiani “sembrano essere stati presi alla sprovvista”, tanto da avere richiesto un incontro ai rappresentanti dell’impresa, al termine del quale è stata emessa una nota per precisare che “i sindaci intendono procedere con un attento percorso di approfondimento e confronto sull’eventuale impatto delle ricerche, che necessariamente dovrà coinvolgere anche i cittadini”.

I consiglieri ricordano che a seguito del terremoto, il Consiglio provinciale di Reggio approvò all’unanimità, nel marzo 2013, un ordine del giorno per esprimere  “contrarietà a progetti di ricerca idrocarburi che prevedano nuove trivellazioni nelle zone interessate dal sisma del 2012”. Un atto al quale sono seguite le prese di posizione in tal senso delle Unioni dei Comuni ‘Bassa Reggiana’ e ‘Pianura Reggiana’ e del Consiglio comunale di Novellara. “Il tutto -sottolineano- sull’onda delle mobilitazioni promosse da associazioni e comitati, capaci di raccogliere oltre 4.000 firme di cittadini contrari, consegnate ad assessori e consiglieri regionali”.

Torri e Taruffi, pertanto, nel ricordare che, una volta localizzato precisamente il sito per la realizzazione del pozzo esplorativo, il progetto dovrà essere sottoposto a una nuova procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via), chiedono alla Regione che in tale circostanza i cittadini del territorio interessato, a differenza di quanto avvenuto finora, “siano finalmente coinvolti e si apra una istruttoria pubblica”. Sempre in sede di Via, ad avviso dei consiglieri, l’amministrazione regionale dovrebbe anche “subordinare i lavori alla dimostrazione, da parte della società in questione, dell’esistenza di tutte le garanzie economiche per coprire i costi di un eventuale incidente durante le attività, commisurati a quelli derivanti dal più grave incidente nei diversi scenari ipotizzati nell’analisi dei rischi del progetto, ed inserire prescrizioni in ordine ad eventuali danni derivanti da un aggravamento dei fenomeni di subsidenza nel territorio interessato”.

A questo proposito, i consiglieri ricordano che la zona in questione “risulta essere già molto sfruttata” sia dagli impianti petroliferi del Cavone (in esaurimento) tra i comuni modenesi di Novi, San Possidonio e Mirandola, sia dall’importante giacimento di gas metano compreso tra i comuni reggiani di Correggio, Rio Saliceto, Bagnolo e Campagnola. Nei decenni passati – segnalano ancora – furono trivellati 52 pozzi a diverse profondità, alcuni dei quali rimasti in produzione fino al 2002, anche se la concessione scadeva nel 2017, perché risultava che il livello maggiormente produttivo del campo fosse esaurito; ciò nonostante, nel 2012 una società australiana chiese di perforare il terreno di Correggio (anche allo scopo di effettuare prove di stoccaggio), suscitando la costituzione di un locale comitato No Triv e la ferma contrarietà del sindaco dell’epoca Marzio Iotti; il Mise, nei documenti emessi dall’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse, ha dichiarato tale sito ‘non idoneo allo stoccaggio’”.

Torri e Taruffi invitano infine la Giunta a estendere, per il futuro, le iniziative per la partecipazione dei cittadini e per le tutele contro eventuali danni anche a tutte le richieste di ricerca ed estrazione di idrocarburi che interesseranno da oggi in poi il territorio regionale.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Isabella Scandaletti)

 

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