Ampio consenso generale sulla proposta di legge “per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive”. I diversi rappresentanti degli organismi di settore confermano l’intenzione di continuare il percorso di collaborazione con la Regione per migliorare ulteriormente il testo e l’ambizione di fare da apripista per altre Regioni.
È quanto in sintesi emerge dall’udienza conoscitiva convocata dalla commissione cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, proprio per acquisire pareri e osservazioni sul testo proposto dalla Giunta regionale, che sta ora compiendo l’iter di approvazione che dovrebbe concludersi a fine maggio con il voto definitivo in Aula.
Le osservazioni si sono focalizzate in particolare su due punti. Il primo è l’articolo che prevede la qualificazione degli istruttori con particolare attenzione per i laureati in Scienze Motorie o in possesso del diploma Isef. La necessità di una loro valorizzazione è stata riconosciuta da tutti, ma va cercato però un punto di equilibrio con le scarse risorse delle società e delle associazioni sportive minori. Altro punto su cui è stata chiesta attenzione è quello delle norme sull’affidamento degli impianti sportivi, perché nel caso i comuni ricorrano a procedure di gara pubblica potrebbero aggiudicarsi la gestione società che non hanno radici nei territori e magari con finalità diverse da quelle per le quali sono nati gli impianti stessi. Il che potrebbe penalizzare le realtà locali.
“La proposta è frutto della scelta strategica di mettere lo sport al centro delle politiche regionali, tanto che il presidente Bonaccini ha mantenuto la delega su questa materia– ha detto il relatore di maggioranza, Paolo Calvano (Pd)–. La commissione è al lavoro proprio per poter incidere con emendamenti che rendano la nuova norma il più aderente possibile a chi opera in questo settore, a partire dal principio che riconosce nello sport un ruolo centrale nella prevenzione e tutela della salute, ma anche uno strumento di inclusione sociale. Abbiamo la volontà di mettere in campo la miglior legge possibile- ha concluso Calvano- gli interventi confermano il buon lavoro fatto dalla Giunta nel predisporre il testo. Per quanto riguarda le questioni sollevate assicuro impegno per trovare un punto di equilibrio”.
Anche il relatore di minoranza, Andrea Liverani (Lega nord), ha assicurato la massima collaborazione per acquisire le proposte e migliorare il progetto di legge che– ha detto- deve aiutare tutti, dai più giovani ai meno giovani, ad avvicinarsi alla pratica sportiva.
Tra le ulteriori osservazioni sollevate all’udienza, Umberto Suprani (Coni Emilia Romagna) ha evidenziato l’opportunità di valorizzare la scuola di formazione del Coni e ha richiamato il concetto di agonismo, “parola che non va demonizzata”. In proposito Marco Benati (Federazione italiana di atletica leggera – Fidal E-R) ha, tra l’altro, proposto di introdurre nella premessa della nuova legge il riconoscimento dell’agonismo “come elemento fondamentale dello sport”. Mauro Rozzi (presidente Uisp regionale) ha anche sottolineato l’importanza dello sport come modalità per realizzare interventi sociali in ambiti particolari, ad esempio le nuove povertà e l’inclusione dei migranti. Per questo il nuovo testo di legge dovrebbe contenere una sottolineatura per ricomprendere anche le organizzazioni del terzo settore. E sempre sulle molteplici valenze dello sport ha, tra l’altro posto l’accento anche Raffaele Gandini (Csi): “Quando nella programmazione sanitaria si parla di prevenzione e sani stili di vita– ha sottolineato- si richiama il ruolo della pratica sportiva, pertanto chiediamo alla Giunta di dare strumenti per una integrazione con le politiche per la salute. Ogni euro speso nello sport si traduce in molti euro risparmiati nella sanità”.
Francesco Zanoni (Confcooperative) ha ricordato il ruolo delle cooperative sportive che – ha detto – possono essere iscritte nei registri del Coni e quindi avere accesso ai contributi previsti dalla proposta di legge. In affinità ha chiesto che anche quanto è previsto per le associazioni dilettantistiche (ad esempio per quanto riguarda gli interventi nelle scuole o per le iniziative di formazione) sia esteso anche alle società sportive dilettantistiche. Sull’importanza di valorizzare la preparazione dei laureati in scienze motorie è poi intervenuto Gianni Tuffarelli (assessore del comune di Massafiscaglia). Andrea Rosini (Federazione italiana arcieri di campagna – Fiarc) ha rappresentato le istanze delle associazioni non iscritte al Coni.
(Isabella Scandaletti)