“A fronte dei tagli operati sui fondi sociali destinati ai cittadini italiani, ad esempio sul Fondo Politiche Sociali e sul Fondo nazionale per la Non Autosufficienza, sarebbero eccessive le risorse stanziate dal Governo nazionale per il Fondo Asilo Migrazione Integrazione (Fami) 2014-2020”.
E’ quanto sostengono Galeazzo Bignami e Enrico Aimi (Fi) in una interrogazione presentata alla Giunta regionale a seguito delle selezioni di educatori (promosse nelle scorse settimane dall’Asp del Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, e dal Centro per l’istruzione degli adulti (Cpia) metropolitano di Bologna) per i servizi di babysitting destinati ai minori figli di cittadini stranieri che frequentano i corsi di lingua italiana all’interno del piano regionale per la formazione civico-linguistica dei cittadini di Paesi terzi, “Futuro in Corso”.
Il Fami – riferiscono i due esponenti di Forza Italia – ha una dotazione finanziaria di oltre 630 milioni di euro (per metà costituito da risorse dell’Unione europea). In tale ambito, per la realizzazione di piani regionali per la formazione civico-linguistica di cittadini dei Paesi terzi, la Regione Emilia-Romagna ha a disposizione un contributo di circa 2 milioni e 400 mila euro, senza obbligo di cofinanziamento regionale.
Considerando che fra i progetti finanziati dalla Regione sono anche compresi servizi complementari quali la mediazione linguistica, ma anche il servizio di babysitteraggio per i figli di cittadini stranieri che frequentano i corsi di lingua italiana all’interno del piano regionale “Futuro in Corso”, Bignami e Aimi vogliono sapere se vi siano prestazioni e servizi analoghi sul territorio regionale garantiti, per esempio, a quei genitori che debbano frequentare corsi di formazione a seguito di licenziamento o cassa integrazione e quante siano, eventualmente, le risorse stanziate a tale scopo. E nel caso in cui non esistano servizi gratuiti di questo tipo, i consiglieri chiedono se la Regione intenda intervenire con degli stanziamenti ad hoc.
“Molte famiglie emiliano-romagnole in difficoltà non potrebbero permettersi un servizio di babysitteraggio, sarebbe quindi opportuno- sostengono i consiglieri- che analoghe misure fossero quantomeno assunte, con altre e opportune linee di finanziamento, anche per i cittadini che hanno perso il lavoro o che sono in cassa integrazione e hanno bisogno di frequentare corsi di formazione per essere ricollocati nel mondo del lavoro
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)