Governo locale e legalità

Legalità. Al via il primo Piano annuale di interventi per 1 milione di euro

Approvata a maggioranza la proposta di delibera della Giunta per il 2017 in attuazione della nuova Legge quadro di settore.

La commissione Cultura, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso parere favorevole sul primo Piano integrato delle azioni regionali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi (favorevoli Pd, Si, Misto-Mdp).

Il Piano, di durata annuale, – ha spiegato l’assessore alla Cultura, giovani e politiche per la legalità, Massimo Mezzetti, – intende perseguire gli obiettivi dettati dalla nuova Legge quadro sulla legalità approvata dall’Assemblea legislativa nel giugno scorso (L.r. 18/2016). Il testo è stato predisposto dalla Giunta, tenendo conto delle indicazioni della Consulta regionale per la legalità. Recentemente, secondo le previsioni di legge, – ha ricordato – è stato istituito l’osservatorio regionale sul crimine organizzato e mafioso e avviata l’analisi dei fenomeni sul territorio.

Per l’attuazione delle azioni previste per il 2017 la Regione ha già messo a bilancio circa 1 milione di euro.  Il piano prevede che la metà delle risorse (500mila euro) vada a sostegno di iniziative e progetti per la prevenzione del crimine organizzato e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. In tale ambito avranno un ruolo particolare i Centri per la legalità presenti nelle province di Rimini e Piacenza e gli osservatori locali e centri studi sulla criminalità organizzata attivati nei comuni di Reggio Emilia, Forlì, Parma e nell’Unione Terre d’Argine. Fra gli elementi di novità annunciati dall’assessore anche il supporto a campagne di sensibilizzazione e di informazione e il lavoro di prevenzione e di contrasto al racket, all’usura e alla contraffazione svolto dalle associazioni locali sul territorio regionale. Il tema della promozione della legalità e della cittadinanza responsabile verrà inoltre inserito fra quelli proposti per i laboratori territoriali sulla responsabilità sociale di impresa, coordinati da Camere di commercio ed enti locali, che nel triennio 2017/2019 forniranno un supporto alle imprese per la progettazione di iniziative di innovazione responsabile.

L’altra metà delle risorse previste nel Piano, (circa 500mila euro) è destinata sostanzialmente a interventi di recupero e riutilizzo in funzione sociale di beni immobili confiscati già assegnati ai Comuni, una trentina di unità circa, su un totale di un centinaio sottratti alla criminalità organizzata in tutta l’Emilia-Romagna. Per queste stesse finalità le risorse finora investite complessivamente dalla Regione a tutto il 2015 ammontano a circa 1 milione di euro per 9 beni immobili restituiti alla collettività.

Fra i nuovi “strumenti per la legalità” previsti dal Piano: la promozione della Carta dei principi di responsabilità sociale di impresa, il rating di legalità, la creazione di una rete dei responsabili della prevenzione e della trasparenza degli enti locali. E, ancora, la promozione di sistemi di controllo e di interscambio di informazioni e dati con gli enti previdenziali per consentire di identificare fenomeni di sfruttamento del lavoro nero o comunque di lavoro irregolare in agricoltura. Saranno poi sviluppate azioni orientate all’identificazione e tutela delle vittime di tratta richiedenti asilo tramite il progetto “Oltre la tratta”.  Rilevanti le relazioni con enti, istituzioni e organizzazioni: a oggi la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto oltre 130 accordi di programma in materia di legalità. Fra i nuovi strumenti applicativi è prevista la predisposizione di un sistema informatico di monitoraggio delle opere pubbliche incompiute (Simoi). Verrà incentivata l’adozione da parte delle imprese edili del sistema Repac per registrare le presenze autorizzate nei cantieri. Rilevanti le relazioni con enti, istituzioni e organizzazioni: a oggi la Regione ha sottoscritto oltre 130 accordi di programma in materia di legalità.

Per quanto riguarda le azioni di comunicazione è in cantiere la realizzazione di un portale web dedicato che potrà essere utilizzato da cittadini, operatori economici, amministratori pubblici, associazioni, professionisti ed esperti di settore per conoscere le attività della Regione riguardo ai temi della legalità e della prevenzione del crimine organizzato e mafioso.

Prima del voto sono intervenuti per osservazioni e domande sul Piano i consiglieri del Movimento 5 stelle. Gian Luca Sassi ha chiesto aggiornamenti sul Centro di documentazione sulla legalità attivo nella biblioteca dell’Assemblea legislativa. Il centro mette a disposizione testi e ricerche e offre anche per via telematica risorse bibliografiche sul tema della legalità.  La capogruppo M5s Raffaella Sensoli ha in particolare sollecitato “azioni di sistema” a suo avviso necessarie in particolari territori, ad esempio nelle località turistiche della Riviera dove “c’è una grande circolazione di denaro che può essere terreno fertile per la criminalità organizzata”.  In particolare la consigliera ha poi evidenziato che “nel Piano, manca un focus specifico sulla sanità mentre – ha detto – le recenti inchieste dimostrano che in Emilia-Romagna non abbiamo tutti gli anticorpi che credevamo di avere”.

Sul punto l’assessore Mezzetti ha osservato: “la sanità oggi rappresenta la nuova frontiera di rischio di infiltrazioni criminali e mafiose. È indubbio che ci sia bisogno di un focus specifico”.

(Isabella Scandaletti)

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