Com’è nata la nostra democrazia repubblicana? Come si è passati dalla dittatura alla libertà? Come uscirono gli italiani dalla guerra? In occasione della festa della Repubblica, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna mette in scena la Nascita della Repubblica. Domani, primo giugno, studenti del liceo scientifico Copernico di Bologna saranno ospiti, a partire dalle ore 10,30, del Parlamento di viale Aldo Moro (sala Guido Fanti) per assistere allo History telling Dalla notte all’alba della democrazia, uno spettacolo che racconta L’Emilia-Romagna tra guerra, Resistenza e dopoguerra attraverso un racconto di storia, memoria, musica e parole. L’evento è realizzato e messo in scena da Stefano Garuti, Francesco Grillenzoni e Giovanni Taurasi.
“Ricordare la nascita della Repubblica è prima di tutto ringraziare chi ebbe il coraggio di scegliere- spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa- di tenere a battesimo una democrazia con una Costituzione nata dalla Resistenza e che mette al centro della vita pubblica libertà, democrazia e giustizia sociale: un insegnamento che vogliamo trasmettere ai più giovani perché chi dimentica il proprio passato è dannato a riviverne le pagine peggiori”. Saliera vuole anche ringraziare “chi ha proposto all’Assemblea di mettere in scena proprio qui in viale Aldo Moro un bellissimo spettacolo: quello degli autori-attori è un gesto di grande generosità e impegno civico”. “Dalla notte all’alba della democrazia” è uno spettacolo inedito, un progetto di History telling musicale.
Uno storico (Giovanni Taurasi) e due musicisti (Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti, voce, chitarra e fisarmonica del gruppo di combat folk Tupamaros) ripercorrono il triennio tra l’8 settembre 1943 e il 2 giugno 1946, in una narrazione che si muove tra storia, memoria, testimonianze, immagini e musica, e tra la dimensione locale emiliana la dimensione nazionale, nel periodo più cruciale della storia d’Italia. Il percorso è accompagnato da brani musicali della tradizione popolare e contemporanei, arrangiamenti arditi e versioni dialettali inedite, che si intrecciano con il racconto orale.
“La History telling non è una lezione di storia, non è un concerto, non è la presentazione di un libro, non è un reading, non è uno spettacolo teatrale e non è un recital. È tutto questo intrecciato assieme”, spiegano gli autori che ricordano come “Attraverso un percorso storico, con un approccio divulgativo, lo History telling ripercorre il periodo della guerra, della Resistenza e del dopoguerra emiliano, sino al voto per la Repubblica del 2 giugno 1946, suscitando riflessioni ed emozioni grazie in particolare all’intreccio tra le parole, la musica e le immagini”.