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Terrorismo, Assemblea al Governo: reinserire indennizzi alle vittime delle stragi nella legge di stabilità

Approvata risoluzione del Partito democratico con i voti di Si, Misto-Mdp, Fi, M5s e l’astensione della Lega nord

La strage del 2 agosto

Risolvere il problema dei mancati benefici previdenziali e degli indennizzi per le vittime delle stragi, sollecitare il governo a ottenere risposte alle rogatorie internazionali per far luce sulla tragedia di Ustica e sostenere le associazioni e i progetti sulla memoria. Questo è l’impegno che chiede l’Assemblea legislativa alla Regione attraverso una risoluzione (primo firmatario Enrico Campedelli del Partito democratico) approvata con i voti dei democratici, di Sinistra italiana, misto-MdpMovimento 5 stelleForza italia e l’astensione della Lega nord. Bocciate invece le risoluzioni, sempre sullo stesso tema, di Forza Italia e del Movimento 5 stelle.

Un atto necessario visto che i fondi per gli indennizzi e i benefici alle vittime delle stragi (da Ustica a quella del 2 agosto alla Stazione di Bologna) sono stati stralciati dalla manovra correttiva alla legge di stabilità. E proprio su questo che si è concentrato il dibattito in Aula. Silvia Piccinini (M5s) è stata la prima a chiedere “di far cessare le passerelle dei ministri durante le celebrazioni in ricordo delle vittime. Basta promesse, servono fatti”, ha rimarcato. “Mi piacerebbe sapere chi ha effettuato questo stralcio- ha sottolineato provocatoriamente Giuseppe Paruolo (Pd)– e per ‘punizione’ dovrebbe partecipare il prossimo 2 agosto alle celebrazioni della strage di Bologna”. Posizioni vicine a quelle di Campedelli che ha ricordato l’intervento di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione delle vittime del 2 agosto, e ha chiesto il “riconoscimento  degli indennizzi per le famiglie”.

Enrico Aimi (Forza Italia), presentando il proprio atto d’indirizzo, poi bocciato, ha chiesto “di far luce e desecretare tutti gli atti su Ustica. Serve la verità per i famigliari delle vittime quindi non servono le passerelle ma risposte concrete”.

(Andrea Perini)

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