La mobilitazione dei lavori del comparto della ristorazione collettiva, culminate ieri, mercoledì 31 maggio, in uno sciopero, sono al centro di una interrogazione di Alan Fabbri (Lega nord).
A livello territoriale le manifestazioni per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da quattro anni- riferisce Fabbri – sarebbero determinate anche dalla “indisponibilità di alcune imprese, ben radicate nel territorio di Bologna e provincia, ad offrire garanzie occupazionali e aumenti salariali dignitosi dopo essere subentrate ad attività nei centri commerciali”. La mobilitazione dei lavoratori – spiega il consigliere – “ha già provocato diversi disagi agli alunni delle scuole bolognesi e coinvolto tanti dipendenti regionali che si avvalgono dei servizi di ristorazione”.
Anche in considerazione del fatto che “la Regione Emilia-Romagna ha in atto una convenzione proprio con alcune delle imprese della ristorazione collettiva interessate dalla protesta dei lavoratori”, Fabbri chiede pertanto alla Giunta regionale “se intenda attivare un tavolo istituzionale tra le parti coinvolte nella vertenza, al fine di favorire il raggiungimento di un accordo che soddisfi le esigenze dei lavoratori evitando ulteriori disagi agli utenti”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Isabella Scandaletti)