
I centri islamici sono al centro di un’interrogazione di Galeazzo Bignami, primo firmatario, e Enrico Aimi (Fi), che, alla luce di recenti indagini, chiedono alla Giunta regionale se i risultati della mappatura dei centri islamici in Emilia-Romagna, realizzata dalla Regione in collaborazione con l’Osservatorio del pluralismo religioso, abbia rilevato criticità sotto il profilo della pubblica sicurezza e se si siano stati indagati anche fenomeni legati al fondamentalismo islamico.
Secondo gli organi di stampa – si legge nell’atto ispettivo – nove persone di nazionalità straniera (marocchina, macedone e albanese), residenti fra Rimini, Cesena e Ravenna, sarebbero indagate per reato di associazione con finalità di terrorismo e da Rimini, centro di riferimento dei salafiti oltranzisti di tutta la regione, sarebbe partita una campagna di reclutamento di giovani da inviare in Egitto per approfondire gli studi del Corano. I consiglieri, pertanto, intendono chiarire se le persone indagate siano o meno transitate dal centro di Rimini o da altri centri islamici del territorio regionale. Inoltre, intendono fare luce sul fatto che, dagli studi voluti dalla Regione per mappare i centri islamici, a causa della mancanza di un’intesa tra le associazioni islamiche e lo Stato e della difficoltà di rispettare i requisiti normativi richiesti per un luogo di culto, le moschee in Emilia-Romagna si presentino soprattutto come ‘centri culturali’ o ‘associazioni’, privilegiando quindi, nella definizione dell’oggetto sociale, le finalità culturali piuttosto che quelle di culto anche quando queste sono la principale motivazione e la principale attività svolta.
Da qui la l’iniziativa degli esponenti di Fi per verificare “se la mappatura promossa dalla Regione abbia anche portato all’individuazione dei referenti dei centri islamici e se sia stato loro richiesto un impegno concreto per il contrasto al fondamentalismo islamico”. Infine, la richiesta dei forzisti all’esecutivo regionale per conoscere “quali misure, dal punto di vista urbanistico, si intendano assumere per regolamentare quelli che sono a tutti gli effetti luoghi di culto (e non centri culturali), affinché rispettino le norme edilizie, igienico-sanitarie e di sicurezza”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Luca Govoni)