Sanità e welfare

Sanità Ferrara. Piccinini (M5s): revocare accreditamento ad associazioni che operano fuori dalle regole

In una interrogazione la consigliera sollecita controlli dopo il caso dell’infermiera licenziata a Cona che faceva volontariato in una associazione accreditata senza l’autorizzazione del datore di lavoro in turni che, pare, potrebbero essersi sovrapposti a giornate di malattia

“In presenza di lavoro volontario prestato da dipendenti pubblici senza previa autorizzazione del datore di lavoro, specie se si tratta di lavoratori del comparto sanità, la Giunta dovrebbe intervenire oltre che sui singoli lavoratori in questione, anche sulle associazioni di volontariato accreditate, eventualmente coinvolte, revocandone l’accreditamento”. È quanto sostiene Silvia Piccinini (M5s) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale per sapere se non ritenga opportuno attivarsi in tal senso.

La consigliera cita in proposito il recente caso dell’infermiera, dipendente dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna di Cona, nel ferrarese, licenziata in quanto – sembra – avrebbe “svolto servizi di volontariato in ambulanza per conto di un’associazione della provincia di Ferrara senza l’autorizzazione del datore di lavoro in turni che potrebbero essersi sovrapposti a giornate di malattia”.

Considerando che quella in cui l’infermiera ha prestato attività di volontariato sarebbe una associazione alla quale l’Azienda Usl di Ferrara avrebbe affidato servizi di trasporto sanitari di emergenza, e quindi accreditata a tale servizio da parte della Regione, Piccinini sottolinea l’importanza dei controlli che devono essere messi in atto per verificare la sussistenza nelle associazioni che si candidano a svolgere tali servizi dei requisiti necessari a ottenere l’accreditamento e poi a mantenerlo.

Sul punto la consigliera ricorda quanto riferito dall’assessorato regionale a una sua precedente interrogazione in tema di accreditamento delle associazioni per l’assegnazione dei servizi di trasporto infermi e chiede alla Giunta se non ritenga che vi siano “incongruenze tra la dichiarata esistenza di ben 18 verbali ispettivi definiti ad esito positivo dal gruppo di lavoro costituito presso l’azienda Ausl di Ferrara e il successivo licenziamento di una dipendente del comparto a causa dell’attività di autista soccorritore, svolta presso un’associazione ferrarese in modo non conforme alla legge”.

Per garantire sempre ottimali livelli di assistenza, anche un volontario che svolge servizio in una associazione operante nel settore dell’emergenza sanitaria, secondo Piccinini, dovrebbe rispettare le norme sulla durata media dell’orario di lavoro settimanale. Condizione che rischia di non essere rispettata nel caso in cui le ore svolte nel servizio di volontariato si vadano a sommare a quelle di regolare servizio da dipendente presso una Ausl.

L’esponente dei cinquestelle chiede quindi alla Giunta regionale se non ritenga opportuno introdurre norme volte a fare in modo che gli operatori della Ausl si dedichino esclusivamente alle attività di trasporto e soccorso, con regolari turni di lavoro, impedendo la doppia attività attraverso il volontariato, per garantire sempre ottimali livelli di assistenza all’utenza.  Da ultimo, la consigliera sollecita l’esecutivo a riportare all’interno delle aziende Aziende sanitarie i servizi di emergenza-urgenza di trasporto e soccorso attualmente esternalizzati.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Isabella Scandaletti)

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