Risposta orale, in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, dell’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, all’interrogazione di Andrea Bertani (M5s) sulla rischiosa situazione di stallo nella presentazione di decine di migliaia di domande di pagamento dei contributi europei alle imprese agricole regionali a causa di problemi tecnici emersi nelle ultime fasi di adattamento del sistema informatico regionale di Agrea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna) alla nuova piattaforma di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura dello Stato).
Agrea – ha ricordato Bertani – ha delegato i Centri di assistenza agricola (Caa) allo svolgimento di attività di assistenza e gestione nelle fasi di ricezione, compilazione e presentazione delle domande di contributo per il settore agricolo. Per il 2017, le domande di pagamento (domanda unica) devono obbligatoriamente essere redatte attraverso la predisposizione di un piano colturale aziendale in forma grafica, abbandonando quindi il sistema alfanumerico (tabelle) finora utilizzato. Questa nuova modalità, però, – ha rilevato il consigliere – non sarebbe stata adeguatamente supportata sotto il profilo tecnico nell’ultima fase di adeguamento del sistema informatico regionale a quello nazionale, causando problemi nell’inoltro delle domande che potrebbero determinare ritardi nel pagamento dei contributi, tanto che in data 11 maggio, su richiesta del Governo, sollecitato dalle Regioni aderenti al sistema di Agea, la Commissione europea (che ha disposto per gli Stati membri il nuovo sistema telematico di presentazione delle domande in forma grafica, ndr) ha concesso una proroga fino al prossimo 15 giugno per la presentazione delle domande. Bertani, quindi, ha chiesto alla Giunta regionale di chiarire motivi e responsabilità dell’accaduto e cosa si stia facendo per garantire alle aziende agricole l’inoltro delle domande senza incorrere in penalizzanti ritardi.
L’assessore Caselli ha spiegato che Agrea, l’ente pagatore regionale, ha scelto di aderire al nuovo sistema informatico unico nazionale messo a punto da Agea, l’ente pagatore nazionale, valutandolo più funzionale ed efficace. La prima versione del piano colturale grafico è stata consegnata ad Agrea nella prima metà del 2016. Per l’annualità 2017, Agea ha deciso di sviluppare una seconda versione dell’applicativo, consegnata ad Agrea il 22 aprile scorso. Nonostante Agrea, nell’attesa del rilascio della nuova versione, avesse aperto il proprio sistema telematico alla ricezione delle domande in forma grafica, è indubbio – ha affermato l’assessore – che un rallentamento si sia verificato. A oggi, – ha rassicurato Caselli – grazie alla recuperata piena funzionalità tecnica sono stati caricati nel sistema informatico di Agrea 44.912 piani colturali, corrispondenti alla totalità dell’universo dei produttori dai quali si attende una domanda, e 30.171 domande, per le quali è previsto, entro il 15 giugno, il completamento dell’universo (stimato in circa ulteriori 1.000 domande).
Bertani, pur apprezzando la ricostruzione della vicenda effettuata dall’assessore, si è dichiarato insoddisfatto della risposta, in quanto, a suo parere, lo scarto tra l’universo dei piani colturali inseriti e il numero delle domande pervenute non rassicura circa il rispetto del 15 giugno quale termine per la presentazione delle domande.
(Luca Govoni)