Governo locale e legalità

Migranti Bologna. Bignami (Fi): no a centro di accoglienza straordinaria a Cereglio, frazione di Vergato

Interrogazione del consigliere sull’ipotesi di ospitare 20 migranti in una frazione di 264 residenti. “La Giunta regionale chiarisca se si tratta di un Cas e se la comunità è stata coinvolta”

Sull’ipotesi di accogliere 20 migranti, ospitandoli in una struttura parrocchiale, a Cereglio, frazione di Vergato, nell’Appennino bolognese, interviene, con un’interrogazione presentata in Regione, Galeazzo Bignami (Fi), preoccupato dell’impatto sociale su una comunità di appena 264 residenti, che, peraltro, non sarebbero nemmeno stati coinvolti nella decisione.

Secondo il capogruppo di Fi, quello di Cereglio si configura come un centro di accoglienza straordinaria (Cas), misura in contrasto con quanto previsto per i Comuni, come Vergato, che aderiscono al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Nell’accordo tra Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e ministero dell’Interno – ricorda il consigliere – è prevista una clausola di salvaguardia per i Comuni che appartengono alla rete Sprar, o in procinto di aderirvi, in base alle quale tali comuni vengono esentati dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza purché il numero di posti disponibili sia in linea con la percentuale di riparto.

Da qui l’iniziativa di Bignami, che chiede alla Giunta regionale “se la decisione di ospitare 20 migranti a Cereglio sia definitiva, se sia stata condivisa con la comunità locale e se la struttura parrocchiale in cui saranno ospitati possa configurarsi come un centro di accoglienza straordinaria (Cas)”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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