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Amianto. Disegni di studenti del liceo artistico “Arcangeli” in un volume dell’Assemblea legislativa/ foto

Presentato da Saliera a un convegno con Afeva a tre anni dai natali dell’associazione proprio in consiglio regionale. Caselli (associazione vittime): “Le istituzioni non lo considerino un problema del passato”

“Per l’Assemblea legislativa è un onore aver messo le proprie competenze e le proprie professionalità interne a disposizione della realizzazione di un volume dal grande valore civile e simbolico: i disegni ci ricordano ogni giorno di quanto la tragedia dell’amianto sia viva nella nostra società. Far sì che insieme al salario ci sia anche un buon lavoro è un dovere di tutte le Istituzioni”. Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha presentato così il volume Amianto: salute, lavoro, diritti, realizzato dal Parlamento regionale in collaborazione con l’AFeVa, l’Associazione delle vittime dell’amianto e del lavoro, che raccoglie i disegni realizzati sul tema amianto dagli studenti dell’Istituto artistico Arcangeli di Bologna.

La presentazione è avvenuta nel corso il convegno Lotte e amianto: sofferenza, coinvolgimento, impegno: uno sguardo transnazionale dell’AFeVa che si è tenuto nei locali dell’Assemblea in viale Aldo Moro, proprio nella stessa sala che tre anni fa diede i natali all’Associazione. A fare il punto sulla situazione delle bonifiche sull’amianto è stato Andrea Caselli, responsabile dell’AFeVa.

“Sull’amianto– denuncia Caselli- continuiamo a registrare un ritardo colpevole: le misure per sapere quanto amianto e dove e’ ancora presente stentano ad avanzare con decisione. Purtroppo si fa largo una corrente di pensiero dentro le Istituzioni a considerare l’amianto un problema del passato, mentre nelle aule giudiziarie è sempre più difficile realizzare una giustizia compiuta ed accertare le responsabilità penali”.

Da Caselli insoddisfazione anche sulla tempistica delle bonifiche che, sottolinea, “procedono troppo lentamente e non si hanno risposte convincenti sul tema dello smaltimento, anche perché ancora oggi a 25 anni dalla ‘legge 257’, sono aperte le questioni della sorveglianza sanitaria e delle cure-ricerca sul mesotelioma. Si discute dei registri degli ex-esposti”. 

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